Carica Giampaolo: “Mi aspetto un Toro orgoglioso. E cambierò diverse cose…”

L'allenatore granata alla vigilia della trasferta in casa della Roma: “È il momento di mettere da parte gli interessi personali. Basta alibi, scorciatoie e chiacchiere”

“E’ il momento di stare con il Toro. Basta chiacchiere, scorciatoie e alibi. E stare con il Toro significa essere al di sopra degli interessi di ognuno di noi, tecnico compreso”. Marco Giampaolo non fa tanti giri di parole, e alla vigilia della trasferta dell’Olimpico in casa della Roma traccia con assoluta chiarezza le priorità della squadra chiamata nei giorni scorsi dal presidente Urbano Cairo a tirare fuori amor proprio, carattere e personalità da uomini. “Siamo nella condizione di poter guardare poco in faccia l’avversario - commenta Giampaolo -. Piuttosto domani dalla squadra mi aspetto una risposta di compattezza, di determinazione, di attaccamento e di orgoglio. Quello che invece non mi aspetto sono gli alibi e le chiacchiere”.

Il vademecum

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Quando a Giampaolo gli viene chiesto come la squadra e lo spogliatoio ha recepito le dure parole del presidente Cairo di questi giorni, lui risponde: “Qui non si tratta di chi sta con chi. Il Toro è al di sopra degli interessi di ognuno di noi: bisognare stare con il Toro. Bisognerebbe scrivere un vademecum, nel quale al punto uno dovrebbe esserci scritto: il Toro è al di sopra degli interessi di ognuno di voi, allenatore compreso. Stare con il Toro significa che bisogna dare una risposta dimostrando quelle qualità di cui dicevo prima. Tutto il resto sono chiacchiere, nelle quali ci si può insinuare e trovare delle scorciatoie. Servono i fatti, tutto il resto riempiono solo le pagine dei giornali e alimentano chiacchiere”.

La Roma sul cammino

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Domani sera l’impegno sarà severo: i granata saranno chiamati a un cambio di passo contro una Roma reduce dalla squillante vittoria di Bologna. “La Roma è una squadra non molto codificata, ma tra tutte quelle che abbiamo incontrato finora è quella che ha la migliore qualità nel palleggio - osserva il tecnico del Torino -. Sarà una partita difficile, che bisognerà affrontare non accettando passivamente il valore tecnico dell’avversario. Dobbiamo invece giocare, proporre, palleggiare: è un mantra che ribadisco dal primo giorno in cui sono arrivato dal Toro. Altrimenti saremo sempre lì con la testa sulla fase difensiva, e si muore di non possesso”.

Tanti cambiamenti in formazione

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Domani il Toro si presenterà all’Olimpico con molti cambi in formazione. Una prospettiva che Giampaolo conferma partendo da una riflessione sul valore delle cinque sostituzioni offerte dal regolamento attuale. “Cinque cambi sono una ricchezza per le grandi squadre - sottolinea -, un’opportunità per le altre. Quando poi c’è un portiere in difficoltà, valgono entrambe le ipotesi: si può insistere e si può anche cambiare. Poi ci sono dei momenti in cui si deve riflettere. E in questo momento abbiamo da giocare 3 partite in 7 giorni: in questo tour de force abbiamo ancora un’ulteriore occasione per ribadire la forza di un gruppo. Perché devo necessariamente chiamare alla raccolta le energie di ognuno di loro. Questo è un discorso che avevo fatto alla squadra anche prima dell’Udinese: abbiamo un’occasione per ribadire quanto siamo gruppo e squadra. Nella partita di domani e nelle successive due sono nella condizione di dover cambiare diverse cose, a prescindere da Sirigu”.

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