Carica Dalot: “Il Milan è un sogno. Porterò energia e ambizione”

Il terzino destro si presenta: “Dani Alves e Lahm i miei modelli, il calcio italiano mi piace molto. Ibra a Manchester l’ho solo sfiorato, ma conosco bene Leao”

Ibrahimovic l’ha solo sfiorato. Quando allo United è arrivato lui, nel 2018, Zlatan se n’era appena andato. Leao invece sì che Diogo Dalot lo conosce bene. Da quando frequentavano le nazionali giovanili portoghesi. Insomma, almeno una faccia amica nello spogliatoio rossonero il nuovo acquisto dell’era Elliott la troverà. E’ successo tutto piuttosto in fretta: la possibilità di partire, l’interesse del Milan – come sempre – per un giovane di prospettiva, la trattativa fra via Aldo Rossi e i Red Devils chiusa in tempi rapidi. Prestito secco, per il momento, poi si vedrà. La firma è arrivata ieri, domenica 4 ottobre, e oggi ecco le prime parole da milanista per questo terzino destro (ma in grado di giocare anche a sinistra) di 21 anni.

Storia rossonera

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“Diventare un giocatore del Milan è sempre stato un sogno – ha detto a Milan Tv –. Fin da piccoli siamo cresciuti guardando le grandi vittorie dei rossoneri e fare parte di questa squadra è un grande onore per me. Quando si guarda il Milan si pensa alla storia, ai trofei, alle partite e ai campionati vinti, ed è davvero bello per me perché ho sempre sognato di far parte di un club che lotta e prova a vincere tutto. Per me il Milan è una delle migliori squadre al mondo e per me è fantastico essere qui”. Diogo pare avere idee molto chiare e personalità anche a parole: “Posso portare la mia energia, la mia fame, la voglia di vincere partite e trofei. Alla squadra porterò energia, desiderio e ambizione”. Cercando di carpire qualche segreto a chi ne sa di più: “Ibra? Non ho giocato con lui allo United, ma Zlatan è tra i migliori al mondo. La sua carriera parla da sé e uno vuole sempre giocare con i migliori al mondo, no? Leao invece lo conosco da quando aveva 15 anni. Siamo cresciuti insieme in nazionale e siamo molto amici”.

Fascino italiano

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Infine, un accenno ai suoi modelli di riferimento: “Ce ne sono diversi nel mio ruolo. Pensando ai terzini destri mi vengono in mente Dani Alves e Lahm. Personalmente spero di poter esser un punto di riferimento negli anni”. E uno al calcio italiano: “E’ molto caratteristico e molto affascinante. Molti potrebbero pensare che conti solo la difesa ma in realtà ha un grande valore anche la tattica e questo per me è fantastico. Mi piace guardarlo. Spero di poter imparare tanto e di divertirmi il più possibile”. Lo stesso augurio che gli fa anche il Milan.

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