Cardinale: “Vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top”. E sul nuovo stadio e la Superlega…

Intervenuto a ‘The business of football summit’, organizzato a Londra dal Financial Times, il numero uno di RedBird, Gerry Cardinale ha dichiarato: “Il Milan è uno dei grandi marchi del calcio europeo, ha il secondo maggior numero di trofei di Champions League nella storia dopo il Real Madrid. Si tratta di un asset gestito in modo insufficiente. Ci piace portare il nostro capitale e la nostra capacità operativa in un ecosistema e migliorarlo. Ed è quello che faremo qui“.

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Il progetto di Cardinale

La valorizzazione del Milan è un progetto ad ampio respiro per Cardinale: “Sono sempre stato preoccupato per il calcio europeo perché, se si guarda all’ecosistema e ai capitali che attrae, sembrerebbe che competere contro stati sovrani non sia una buona idea. Ma c’è una virtù e una continuità nel modo in cui abbiamo acquisito il Milan. Direi che Elliott ha fatto un ottimo lavoro nei quattro anni in cui l’ha posseduto. L’ha portata a un punto in cui qualcuno come me può prendere il testimone e portarla al livello successivo“. Il presidente di RedBird continua: “Quando guardiamo al Milan, guardiamo all’ecosistema: partiamo da quello e scriviamo i business plan. C’è la Serie A, ci sono i tifosi, c’è il Comune di Milano. C’è una reale opportunità per noi di portare un capitale di trasformazione, una mentalità di costruzione, una mentalità imprenditoriale per professionalizzare il modo in cui questi beni sono gestiti e amministrati, fornire una proposta di valore alla comunità“.

Cardinale su stadio e Superlega

Quando abbiamo acquistato il Milan non abbiamo sottoscritto la costruzione di un nuovo stadio. Non c’è stato un nuovo stadio in Italia dal 2011. Ovviamente siamo consapevoli dell’importanza di San Siro in Italia e a Milano ma stiamo valutando diversi siti, tra cui quello vicino a San Siro, per vedere cosa sarebbe possibile fare. Penso che possiamo apportare un valore reale, penso che possiamo trasformare l’area e Milano“. E poi sulla Superlega aggiunge: L’iniziativa è fallita e non ha senso parlarne. Il punto dovrebbe essere: perché è successo? E il motivo per cui è successo è che c’è stata una divergenza tra l’Inghilterra e il Continente. Io voglio che tutte le squadre della Serie A siano competitive. Voglio che l’Europa sia competitiva con la Premier League

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