Cardinale fa rientro negli Stati Uniti. Tornerà per il derby di ritorno

Oggi il numero uno di RedBird lascerà Milano, ma è atteso a San Siro per il secondo round. Al momento non sono previsti incontri con Zhang, né ci sono stati nelle ultime ore

Tornerà a San Siro, anche se dopo il tracollo di ieri l’effetto talismano è quanto meno sbiadito. Gerry Cardinale però non è abituato a fare valutazioni sui singoli momenti. La sue riflessioni sono di carattere generale, il mondo rossonero in cui si muove è un macro-mondo. Quello che governa l’aumento dei ricavi, la costruzione di un nuovo stadio, il miglioramento dei parametri di bilancio. Non le ricadute di una singola partita. Non è casuale, infatti, che a poche ore dal primo round con l’Inter il numero uno di RedBird avesse detto: “Voglio vincere più di ogni altra cosa, ma dal punto di vista commerciale non perderò di vista il fatto che dobbiamo qualificarci anche per la Champions del prossimo anno”.

Nessun incontro

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Cardinale, a meno di impegni dell’ultima ora, tornerà a San Siro anche per la sfida di ritorno, quando sarà ospitato nella tribuna d’onore allestita dal club nerazzurro. Negli ultimi tempi si è parlato parecchio di una possibile chiacchierata con Zhang, che però non sembrerebbe essere in agenda. I due non si sono parlati in occasione del match di andata e non sono previsti incontri in vista del secondo round. Gerry ripartirà per gli Usa nella giornata di oggi – agenda come (quasi) sempre top secret, ma è inevitabile pensare che non si sia mosso in qualche modo sul fronte stadio – ripensando al pessimo spettacolo offerto dal suo Milan nel primo tempo. Aveva trascorso qualche minuto con Pioli e con la squadra prima della partita, giusto il tempo di fare l’in bocca al lupo e far sentire di persona la presenza della proprietà in un contesto così prestigioso.

Supporto

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Il tutto nel giorno in cui è arrivata la notizia, anticipata dal nostro giornale, dell’attesissima fumata bianca sul rinnovo di Leao. Un lavoro portato avanti con pazienza da Maldini e Massara lungo i mesi e che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha visto l’intervento significativo dell’a.d. Furlani, che ovviamente si è mosso col pieno supporto di Cardinale. Anche in termini di spesa per trattenere il portoghese a Milanello con un contratto di altri cinque anni e un ingaggio da 7 milioni netti l’anno (più 2 di buonentrata). Il suo è diventato all’interno del parco giocatori lo stipendio top che rientra nella valutazione da parte del club della sostenibilità per ogni singola operazione, e allo stesso tempo dell’impatto sul costo complessivo della rosa. In questo senso, l’investimento su Leao è stato considerato sostenibile e affrontabile.

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