Conquistato con merito l’accesso alla finalissima di Cardiff, la squadra di Allegri può aggrapparsi anche alla cabala per sperare nella vittoria della coppatwitta
TORINO – La Juventus è in finale di Champions League e l’immensa gioia del popolo bianconero è stata identificata al meglio dalle parole del capitano, Gigi Buffon: «Abbiamo raggiunto Cardiff, non dico neanche che era il nostro primo obiettivo perché ormai non conta più niente arrivare in finale». Eliminato anche il Monaco ed arrivata con ampio merito ad un passo dal traguardo, la squadra di Massimiliano Allegri vuole fare il massimo per far sì che non si ripeta quanto accaduto a Berlino nel 2015, con la sconfitta per mano del Barcellona. E per fare questo può aggrapparsi anche alla cabala, in particolare ad un numero fortunato.
CHAMPIONS, JUVENTUS: LA PROMESSA DI DYBALA A MARCHISIO
LA SERIE VINCENTE – Questo numero a cui la Juve può fare affidamento è 7 . La spiegazione è semplice: dal 1989, dalla seconda vittoria consecutiva del Milan di Berlusconi e Arrigo Sacchi nell’allora Coppa dei Campioni, una squadra italiana vince il trofeo ogni 7 anni. Sette anni dopo infatti, nella finale di Roma del 1996, fu proprio la Juventus a conquistare la sua seconda e finora ultima coppa dalle grandi orecchie, battendo ai rigori l’Ajax. Nel frattempo lo stesso club torinese gioca altre due finali ma le perde entrambe, e per avere un nuovo successo italiano bisogna aspettare esattamente altri 7 anni: nel 2003 a Manchester ci sono ancora i bianconeri in finale, ma contro una connazionale, il Milan, che si impone ai rigori. Infine, sette anni fa, nel 2010, lo storico successo (con triplete) dell’Inter di Mourinho.
