Capitan Chiellini, Arthur e… “i gemelli”: un poker ha sistemato la Juve

Due grandi ritorni, McKennie e Cuadrado: con le sue scelte Pirlo ha dimenticato l’Inter e battuto il Napoli. Domenica si cambia?

Merih Demiral nella notte dopo la Supercoppa faceva il controllore. Camminava tra le carrozze del treno che riportava la Juve a Torino scherzando con i compagni, parlando in turco, facendo foto. Ridevano tutti, perché la Juve mercoledì è uscita dalla buca che si era scavata a San Siro: non è ancora una squadra compiuta, ma è viva. Ha problemi – il primo che viene in mente? dalla trequarti in su, resta prevedibile – però ha dimostrato di saper lottare e trovare un equilibrio tattico. Si è sbilanciata meno e il Napoli ha gentilmente fatto il resto lasciandola palleggiare in pace. La Juve è ripartita, grazie anche a quattro uomini chiave.

Arthur

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Il brasiliano è stato la vera novità. Ha giocato da mezzala sinistra, ruolo in cui può guardare più da vicino la trequarti, ha dato palleggio e qualche filtrante. Il palleggio potrebbe essere più rapido, però aiuta a controllare il ritmo e previene le ripartenze degli avversari. E poi, anche se magari in tv non sembra, Arthur corre: contro il Napoli è stato il terzo juventino con più chilometri, contro il Genoa il secondo, contro il Sassuolo il primo. Beh..

Chiellini

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Dire che Giorgio Chiellini è una novità fa sorridere però… è realtà. Il capitano ha giocato tre partite di fila e non gli succedeva da (tanti) mesi. Dopo il drammone collettivo con l’Inter, la Supercoppa riporta d’attualità un vecchio concetto: la Juve con lui, cambia quasi senza accorgersene. Chiellini vuole difendere sull’uomo, magari non ama tenere la linea a metà campo, però tiene alta l’attenzione e porta sicurezza. A proposito, attenzione a Juve-Bologna di domenica. Il 3 eviterebbe la quarta di fila, però la Juve non ha alternative certe. Demiral non sta bene: difficile recuperi. Frabotta ci sarà, ma non è al 100%. E allora, senza Chiellini potrebbe giocare Dragusin, a meno che non torni dal Covid uno tra De Ligt e Alex Sandro.

McKennie e Cuadrado

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Gli ultimi due uomini sono i gemelli. McKennie è uno dei preferiti di Pirlo dal primo giorno e, anche sulla destra, è stato più che utile. Il rigore su Mertens poteva cambiare la serata (il mese? la stagione?) della Juve però, quando serve energia, Wes non può stare fuori. Per Juan Cuadrado, gemello di capelli, parla lo sprint al 90’ per andare a chiudere la partita. Lo rivedremo domenica.

Lungoyi

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Con calma, Pirlo vedrà anche Christopher Lungoyi, attaccante del 2000 preso dal Lugano. È un nazionale svizzero e ha già pubblicato la prima foto in bianconero. Giocherà con la Juve Under 23.

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