Capello: “Ronaldo a Napoli? Tra lui e Osimhen sceglie De Laurentiis”

“Ronaldo al Napoli? De Laurentiis è uno dei presidenti che sa fara bene i conti. Ronaldo porta 20-25 gol in dote, è un dato di fatto, ma è altrettanto vero che perderesti un attaccante giovane e forte come Osimhen. E’ una questione di soldi, numeri e prospettive: la dirigenza del Napoli sa fare molto bene i conti e sa muoversi sul mercato. Ronaldo non fa gruppo, è vero, ma Spalletti cercherebbe di mettere in risalto le doti del portoghese“. Lo ha dichiarato Fabio Capello, a Rai Radio 1, sullipotesi di vedere Ronaldo con la maglia del Napoli.

Spalletti: "Chiunque vorrebbe allenare Ronaldo"

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Spalletti: “Chiunque vorrebbe allenare Ronaldo”

Le parole di Fabio Capello

Mancano attaccanti italiani? E’ vero, non ce ne sono. Il talento o c’è o non c’è, non si può costruire. Ora abbiamo tanti centrocampisti, oltretutto di grande qualità. Poi qualche buon esterno, ma non abbiamo attaccanti e questo è un problema per Roberto Mancini, che dovrà cercare qualcosa di nuovo a livello tattico. Magari come fatto da Guardiola, anche se personalmente non mi convince. Non c’è altro da fare che aspettare Scamacca, l’ho seguito nell’ultima partita, mi è sembrato in crescita. Questa stagione gli farà bene se scenderà in campo con continuità perché i giovani vanno fatti giocare e al riguardo sono felice dell’esordio di Miretti” ha aggiunto l’ex allenatore.

Su Milan e De Ketelaere

Poi Capello si è soffermato sul Milan: “Il Milan è partito molto bene, ha creato un ambiente, una mentalità. Per ripetersi la cosa più importante è vedere lo stesso tipo di gioco, la stessa attenzione che ti ha permesso di vincere. E la stessa rabbia. Mi sembra ci sia il gruppo. Avete visto per esempio la sostituzione di Leao contro l’Atalanta? E’ uscito un po’ triste ma ha accettato la scelta. Se tu capisci che tutti sono importanti, questo è lo spirito che ti può condurre alla conferma. De Ketelaere come Rivera? E’ un giocatore con grande velocità, quando parte ha un cambio di ritmo che ricorda Kakà. Come qualità mi ricorda Rivera, il passaggio in profondità a Kalulu è stato molto bello, fa capire che vede il gioco. Non l’avevo mai visto dal vivo e mi ha impressionato, perché gioca per la squadra e ogni volta che ce l’ha crea un pericolo“.

De Ketelaere trascina il Milan

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De Ketelaere trascina il Milan

Su sorteggi Champions, Juventus e Roma

I sorteggi Champions? Sono tutte partite difficili ma in particolare per l’Inter, che deve ritrovarsi. Mi sembra sia un po’ in confusione in questo momento. E’ partita con i favori del pronostico ma non è la stessa Inter vista negli anni precedenti. Dipende molto da Inzaghi che dovrà lavorare” ha spiegato Capello. Sulla Juve, invece, ha dichiarato: “Paredes per la Juventus? Più che altro deve recuperare Di Maria, Chiesa e Pogba, poi sarà un’altra squadra“. Sulla Roma: “Credo in Mourinho come allenatore, ha idee molto chiare sui giocatori che ha e dove può arrivare. Vedo una squadra ambiziosa, le caratteristiche di Mourinho saranno trasmesse ai calciatori: le sue dichiarazioni sono state molto forti, il tecnico ha capito come stimolare tutti: la Roma sarà protagonista. L’infortunio di Wijnaldum? Bisogna riuscire a far sì che la squadra non cerchi giustificazioni e accetti le assenze. Mourinho è una volpe, ha già capito cosa fare, riuscirà a dare alla Roma una quadratura importante“.

Sulla Serie A

L’ex tecnico di di Roma, Milan e Juve ha parlato anche del campionato di Serie A: “Vedo maggiore equilibrio nel campionato e tante partite gradevoli. La Fiorentina, per esempio, ha giocato un calcio molto bello insieme al Napoli, sembrava quasi un altro campionato. Quest’anno vedremo belle sfide, gli allenatori hanno capito che il calcio è aggressività e verticalizzazione. E poi faccio i complimenti agli arbitri: stanno fischiando meno, stiamo vedendo un calcio internazionale. Dobbiamo però rieducare la gente e i giocatori: mi spiace vedere proteste inutili, è un vero peccato rovinare lo spettacolo. Quest’anno hanno fatto tutti una preparazione sprint perché poi ci sono i Mondiali. Si è visto dal ritmo delle partite: grande velocità, grande pressing e determinazione. Faranno tutti la stessa cosa quando ripartirà il campionato. Il rebus sono gli stranieri impegnati ai Mondiali: bisognerà capire come torneranno“.


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