Il campo ha emesso il suo verdetto: l’avversario dell’Italia ai quarti di finale di Euro 2020 sarà il Belgio di Romelu Lukaku. La nazionale di Martinez, infatti, ha superato per 1-0 il Portogallo di Cristiano Ronaldo agli ottavi di finale grazie alla rete di Thorgan Hazard conquistando così il pass per i quarti. Analizzando i prossimi avversari degli azzurri, Fabio Capello, ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno, ha detto: “Il Belgio non mi sembra una squadra che gioca a viso aperto, gioca su Lukaku. Mi spiace per De Bruyne, ma speriamo non recuperi perché fa la differenza. È una squadra che quando si mette vicino all’area in difesa è molto difficile da battere. Non sarà una partita semplice, anche se penso che sarebbe stata molto più difficile contro il Portogallo perché la loro tecnica ci avrebbe creato più difficoltà. Abbiamo le potenzialità per andare avanti”.
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Mancini su Jorginho. Quanti complimenti a Mancini!
Don Fabio, poi, fa i complimenti al Ct Mancini per il lavoro svolto finora sottolineando che “con i giovani ha avuto l’occhio lungo. A volte i miei ex colleghi non rischiano o non riescono a vedere le potenzialità del giocatore. Locatelli ha giocato 40 -42 partite nel Milan e non sono riusciti a capire le sue potenzialità”. Chiamato a scegliere l’uomo simbolo della nostra Nazionale, Capello non esita: “Jorginho, è l’uomo in più di Mancini. Era un giocatore che non mi convinceva completamente, invece nelle partite che ho visto dal vivo l’ho osservato con attenzione ed è un centrocampista che sa stare in campo e sa dirigere la squadra. Il fatto stesso che l’Italia non ha subito tante reti va dato merito alla sua capacità di intervenire al momento giusto nelle azioni degli avversari”.
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L’ex allenatore di Roma, Juve e Milan, tra le altre, loda poi gli azzurri: “La nostra è una rosa con qualità, forse solo il Portogallo aveva una rosa con la possibilità di fare cambi per mutare la partita e migliorare la prestazione della squadra. La qualità dei nostri giocatori è molto alta, e abbiamo un allenatore che sa leggere la partita e con qualche cambio può mettere in difficoltà gli avversari. Mancini lo ha fatto molto bene inserendo Chiesa e Pessina”.
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