Canobbio, Terans e le invenzioni dell’Athletico Paranaense di Felipe Scolari

Non pensa alle spiagge delle Seychelles e neppure alla pensione: ha quasi 74 anni e allena ancora, in tuta e scarpe da ginnastica. Niente vacanze e niente relax. Felipe Scolari si presenta sempre per primo nel centro sportivo dell’Athletico Paranaense. Ha vinto da ct del Brasile il Mondiale del 2002 in Giappone e Corea. E’ arrivato secondo agli Europei del 2004 con il Portogallo. Ha conquistato due titoli in Brasile, tre in Cina, due Coppe Libertadores, la Champions dell’Asia. Un diario di emozioni infinite. Ora si è rimesso in discussione sulla panchina dell’Athletico Paranaense, quarto in classifica nel Brasileirão insieme con il Fluminense. Ha trentuno punti, cinque in meno del Palmeiras, allenato dal portoghese Abel Ferreira. Regala spettacolo con il 4-2-3-1. E insegue un sogno: arrivare in semifinale di Coppa Libertadores, nei quarti affronterà l’Estudiantes (andata il 5 agosto a Curitiba e ritorno il 12 a La Plata). Felipe Scolari è l’orgoglio del popolo che riempie l’Arena da Baixada, lo stadio del “Furaçao”, come viene chiamato il club: l’Uragano.

IL TRIO FANTASIA – Con la creatività che serve in un mercato dove circolano pochi soldi, l’ex della Seleçao ha trovato la formula giusta. E una serie di giovani di grande valore, come Agustin Canobbio, ventitré anni, ala destra, a segno nella partita di campionato vinta per 4-1 contro l’Atletico Goianiense. Fantasia, velocità, dribbling. E’ uno dei due uruguaiani che hanno cambiato marcia alla squadra di Scolari: l’altro è David Terans, trequartista, classe 1994, mancino, ex Peñarol e Danubio, sette gol nel Brasileirão. Intesa perfetta con Canobbio, origini italiane, che inventa e lavora in copertura. Arrivano entrambi da Montevideo. Il segreto dell’Athletico Paranaense nasce anche dai colpi dell’argentino Tomas Cuello, ala sinistra, nato nel 2000. 

LA SPINTA DEI TERZINI – Canobbio, Terans e Cuello si muovono alle spalle del centravanti Pablo, arrivato gratis a febbraio dal San Paolo. Un gioco brillante che si sviluppa anche grazie all’aiuto di due terzini saliti alla ribalta. Giovani di grande qualità, in costante ascesa. Sulla fascia destra si muove Khellven (2001), nazionale Under 20, mentre sulla sinistra si sta consacrando Abner (2000), che ha giocato con il Brasile alle Olimpiadi di Tokyo.

Precedente De Rossi alla Roma: "Grazie per gli auguri, per regalo voglio le maglie di Dybala" Successivo Inter, il Paris Saint Germain non vuole super pagare Skriniar. Affare sempre più complicato