Cannavaro a Soccavo, nostalgia e progetti: “Quanti ricordi, diventerà una scuola calcio”

L’ex difensore ha acquistato il centro Paradiso: “Arrivavo con la Vespa, le scivolate su Maradona e l’incidente di Careca. C’è bisogno di strutture in questi quartieri”

Maurizio Nicita @ manici50

22 novembre – 19:13 – napoli

Un tuffo nella nostalgia quello che nel pomeriggio Fabio Cannavaro ha fatto al Centro Paradiso di Soccavo insieme ai media. “Ogni passo che faccio qui dentro, anche se non è rimasto più nulla, mi ricorda qualcosa di bellissimo. In mezzo a questo campo feci un intervento in scivolata su Maradona e fui rimproverato da un dirigente, mentre Diego invece si complimentava”. 

motori e careca

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“La prima volta che entrai al centro ero con la Vespa che mi aveva prestato Daniela, ora mia moglie. Poi arrivai con una mia Vespa, poi con uno scooter più grosso e crescendo ecco una prima spider decappottabile. Con Boskov che mi diceva “tu sei troppo bello ti devo controllare””. Il libro dei ricordi è denso di pagine: “Un giorno Careca mi chiese di fare un giro in Vespa. Gli chiesi: ma la sai guidare? Rispose sì ma non mi convinse. E infatti Antonio fece il giro della palazzina restando con la prima marcia e appena arrivò sul piazzale azionò il freno anteriore e andò lungo per terra. Maradona? Veniva poco, ma quando c’era era un divertimento”. 

prospettive

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Cannavaro ha acquistato il centro ridotto male: “Ora voglio ristrutturarlo per farne una scuola calcio. C’è bisogno di strutture, specie in questi quartieri”. 

napoli e…

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Intanto il Napoli è passato alla gestione Mazzarri, Cannavaro ha sperato di allenarlo? “I sogni sono personali ma per correttezza devo dire che non ci sono mai state discussioni su questo con De Laurentiis. Speriamo bene perché le prossime partite non sono semplici, sulla carta sono molto difficili, al di là dell’allenatore, che è nuovo, i giocatori dovranno tirare fuori quell’orgoglio di campioni per risollevare una situazione che non è delle migliori. Non tanto per la classifica, ma io non posso vedere la partita con l’Empoli e pensare che cinque o sei mesi prima vincevano. C’è un blocco e devono tirare fuori il meglio per avere più serenità dopo lo scudetto”.

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