Canestrelli, il nuovo difensore goleador e una tripletta storica

Tre gol all’esordio con l’Under 21 come Lucarelli e Magistrelli: “E il pallone l’ho regalato a papà”

Bobo Vieri, Paolino Pulici, Alberto Gilardino. E poi Simone Canestrelli. Un ragazzo da record in una settimana per lui indimenticabile: convocato in Under 21 dal c.t. Paolo Nicolato mercoledì, sabato ha raggiunto i compagni di ritorno dall’Irlanda, martedì ha segnato una tripletta al debutto con gli azzurrini contro la Romania, dopo un autogol all’inizio, tanto per non farsi mancare niente. “È stata una settimana molto intensa, sì, inaspettata: una bellissima emozione”, dice il difensore del Crotone. Sì, ecco la particolarità: Simone Canestrelli è un ragazzone di 195 centimetri che di mestiere fa il difensore. Prima di lui, in quattordici avevano segnato una tripletta in Under 21, ma sono quasi tutti attaccanti rinomati o centrocampisti con spiccati doti offensive: i citati Vieri, Pulici e Gilardino, poi Ventola, Gabbiadini (l’ultima in ordine di tempo), Emiliano Bonazzoli, Dionigi, Bagni, Nicolino Berti e Benny Carbone (tre tutti insieme i loro unici gol in Under), Di Bartolomei nel 1976, Pazzini all’inaugurazione di Wembley, fino agli unici due capaci di una tripletta all’esordio, Sergio Magistrelli nel 1971 e l’inarrivabile Cristiano Lucarelli. Tutti “elli”, curioso. Il bomber livornese fu capace di due triplette consecutive in sei giorni nelle sue prime due partite con l’Under 21, tra il 3 e il 9 ottobre 1996.

Il percorso

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Toscano è anche Canestrelli, nato a Montepulciano ma chiancianese doc. Il calcio è una questione di famiglia: “Mio papà Mirko fa l’allenatore, prima con i grandi mentre adesso si diverte a insegnare ai bambini. Come ha insegnato a me. È stato lui a farmi appassionare al calcio, gli devo tanto”. Mister Canestrelli si è guadagnato due regali: Simone gli ha consegnato il pallone della tripletta e la maglia azzurra numero 5. “Credo che la appenderà in casa, è un bel ricordo”, dice Simone, che ha cominciato proprio nella squadra del suo paese, la Colli Etruschi di Chianciano, ma a 10 anni è già dell’Empoli. Vive in convitto, sale su fino alla Primavera, cambiando ruolo da centrocampista a difensore, e alle prime convocazioni in prima squadra. “Poi ho deciso che dovevo andare a giocare, e ho scelto la Serie C, due anni all’AlbinoLeffe, il ritorno all’Empoli che ha esercitato il diritto di ricompra e il prestito al Crotone”.

Partite normali? Mai

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Simone ha sviluppato fisico e carattere. L’esordio con l’Under 21 infatti non era cominciato benissimo: intercetto sbagliato davanti alla porta e autogol. “E le sensazioni in momenti così non sono buone, però ero consapevole che stavo facendo una buona partita, ho cercato di rifarmi e nel secondo tempo ci sono riuscito”. Ci ha provato subito con un tiro da trenta metri e poi tre gol di testa nella ripresa. Due, identici: angolo, spizzata sul primo palo, lui che sbuca sul secondo. “L’avevamo provato proprio così”, assicura. In stagione aveva già segnato con il Crotone: 2 gol all’Ascoli, poi fu espulso. Partite normali mai? “Quest’anno per ora no, devo cercare di eliminare le parti negative e tenere quelle positive”.

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