Campione di snooker, l’Islam, la cacio e pepe, Jordan: nel mondo di El Sha

Stephan El Shaarawy, esterno della Roma, sta vivendo un momento magico. Ecco quello che (forse) ancora non sai di lui…

Michela Cuppini

19 settembre – Milano

In pochi avrebbero immaginato un inizio di stagione così. Forse, non lo avrebbe fatto nemmeno lui. Eppure, Stephan El Shaarawy è il protagonista assoluto di questo avvio giallorosso. Tre gol in 148 minuti, in media una rete ogni 49’. Nel curriculum anche la perla che col Sassuolo ha scatenato la corsa di Mourinho verso la Sud. Il Faraone è tornato, altro che forma persa tra Cina ed infortuni… Ma quali sono i suoi segreti?

FAMIGLIA

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Stephan nasce a Savona da padre egiziano e madre italiana. Il papà, Sabri, emigra in Italia dopo la laurea in Psicologia conseguita al Cairo e, a Savona, conosce Lucia, ragazza laureata in Infermieristica. Stephan ha un fratello più grande, Manuel, laureato in Economia, al quale è molto legato e che cura i suoi interessi.

ISLAM

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El Shaarawy è musulmano ed anche per questo è uno dei pochissimi calciatori a non avere tatuaggi, ma non fa il Ramadam e dice che per lui la religione è soprattutto una questione di valori ed abitudini quotidiane legate alla sua famiglia. “Sono credente, ma mi limito a non mangiare maiale e non bere”.

SOPRANNOME

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‘Il Faraone’ nasce durante le Finali Nazionali Primavera 2009/2010. Dopo un gol in Genoa-Empoli, El Sha esulta con Perin: il portiere imita l’airone, l’attaccante, ai suoi piedi, mima il gesto tipico degli egiziani con le dita delle mani chiuse a ventaglio. Inutile dire come il telecronista abbia preso la palla al balzo…

RUOLO

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Da bambino ha giocato in tutti i ruoli, persino in porta. Mezzala fino ai Giovanissimi, prima di essere spostato a sinistra, ha giocato anche sulla fascia destra. Non solo: nell’anno in prestito al Padova in Serie B si è esibito sulla trequarti segnando 7 gol in 25 presenze.

CURIOSITà

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Un giorno mentre il piccolo El Sha era al parco sotto casa, un ragazzo gli regalò un pallone da basket con sopra la mano stampata di Michael Jordan. Stephan corse dal papà dicendogli di voler lasciare il calcio per la pallacanestro. Provò tre giorni, ma tornò a casa implorandolo di farlo tornare a giocare a calcio.

IDOLO

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Il primo è stato Ronaldinho, poi è rimasto stregato da Kakà con il quale è stato anche compagno di squadra al Milan. Ogni giorno, dopo la scuola, El Shaarawy correva a vedere le sue skills su YouTube e cercava poi di riproporle in allenamento.

HOBBY

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Stephan ama lo snooker, specialità del biliardo molto diffusa in Inghilterra. Per 4 anni lo ha guardato in televisione perché in Italia non c’erano strutture, poi nel 2014 ha aperto un’accademia a Savona ed ha iniziato a praticarlo. Ora nella sua casa a Roma – da poco ha comprato una villa all’Eur – ha un tavolo dove gioca spesso con Gianluca Manoli, campione italiano.

TV E MUSICA

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Ama Troisi e Benigni, non a caso ‘Non ci resta che piangere’ è il suo film preferito, mentre le serie tv di cui è appassionato sono ‘Dexter’, ‘Prison Break’ e ‘La Casa di Carta’. In campo musicale, invece, predilige l’Hip Hop e la Deep House.

ROMA

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Il suo soprannome nello spogliatoio giallorosso è ‘Lo Zio’ ed è molto amico, anche fuori dal campo, del capitano Lorenzo Pellegrini. Il Colosseo è il suo posto preferito, seguito dal Giardino degli Aranci e dal Gianicolo. In generale, Il Faraone ama i luoghi in cui si vede Roma dall’alto. Non è un caso, infatti, che tra i ristoranti frequentati maggiormente ci sia ‘La Pergola’ di Heinz Beck che offre un panorama unico sulla Capitale. Il rapporto con la cucina romana? Dategli una cacio e pepe e lo farete felice…

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