Caliendo nei guai: sequestrati al procuratore beni per quasi 7 milioni

La Guardia di Finanza ha messo i sigilli a diverse proprietà del procuratore ed ex presidente del Modena. È accusato di aver dichiarato per otto anni al fisco redditi inferiori a 5 mila euro guadagnandone circa 13 milioni in più

Maxi sequestro di immobili per il noto procuratore ed ex presidente del Modena Antonio Caliendo. Stamattina la Guardia di Finanza, in collaborazione con le autorità del Principato di Monaco e all’Eurojust, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di immobili a Montecarlo – dove Caliendo è residente – per 6,7 milioni di euro.

Le accuse

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Secondo quanto riporta Modena Today per otto anni, dal 2009 al 2017, il 78enne campano avrebbe dichiarato al fisco redditi sempre inferiori a 5 mila euro, guadagnandone però in modo illecito circa 13 milioni in più. L’operazione va avanti da cinque anni e dopo aver studiato tutto il materiale contabile, gli inquirenti hanno stabilito che Caliendo avrebbe “costituito un’articolata struttura societaria artatamente creata allo scopo di compiere reati fiscali, finalizzata alla schermatura dei proventi percepiti, allocata per sole finalità evasive nel Principato di Monaco ed in Lussemburgo e formalmente intestata ad un gruppo di prestanome”. L’ipotesi di reato riguarda infatti la “dichiarazione fraudolenta ai fini delle imposte dirette e l’omessa dichiarazione ai fini dell’Iva”, per un importo evaso di circa 1,8 milioni e ci sarebbero pure gravi indizi del reato di autoriciclaggio per circa 5 milioni.

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