Calhanoglu: “Il derby la sconfitta più dolorosa. In campo mi adatto, sono intelligente”

Hakan Calhanoglu si è raccontato ai microfoni di Dazn in una nuova puntata di “1 vs 1”: ecco le sue parole

Matteo Pifferi

4 maggio

Hakan Calhanoglu si è raccontato ai microfoni di Dazn in una nuova puntata di “1 vs 1”. Il centrocampista turco ha parlato anche del rapporto con Inzaghi:

“Mi ricordo di queste parole che ha detto il mister, io ero in Nazionale e ho parlato due-tre volte con Inzaghi. Ho avuto subito un bell’accordo con lui, ci siamo sentiti due o tre volte ma eravamo entrambi contenti del mio arrivo all’Inter”.

Che difficoltà hai trovato col nuovo ruolo all’Inter?

“Ho giocato in tanti ruoli, anche da esterno qualche volta, anche trequartista e ora gioco mezzala… Sto provando a fare il meglio, sono un giocatore intelligente e non penso sia difficile trovarsi in questo ruolo ma devo solo ascoltare il mister e capire ciò che vogliono da te. Io mi sono trovato subito in questa squadra”.

Come valuti la stagione di Calhanoglu prima di questo grande finale?

“Non mi piace parlare di me, ma se mi chiedete questo secondo me ho dato il massimo per l’Inter e per i miei compagni. Sto provando a dare il massimo per i compagni perché vogliamo stare lassù e le statistiche arrivano da sole. Io sono contento però si può sempre migliorare ancora”.

Qual è il segreto per gestire una pressione forte come i rigori contro Milan e Juve?

“Il segreto non c’è, ho già calciato tanti rigori fuori dall’Italia, anche in Germania. Sono abituato a farlo. Ho fiducia e un calcio di rigore contro squadre forti come Juve o Napoli vale tanto. Non devi pensare tanto in quel momento, devi solo crederci”.

Sei il primo turco ad aver toccato 150 presenze in Serie A. Che effetto ti fa? Te lo aspettavi?

“Sì perché volevo stare qui in Italia il più a lungo possibile. Mi piace stare qui in Italia, voi siete simili al nostro paese. Sono contento di quello che ho fatto finora e voglio fare ancora di più”.

Un artista turco ti ha fatto un ritratto…

“Ho già appeso il quadro in casa mia. Mi ha fatto molto piacere”.

Se dovessi disegnare il tuo futuro? Cosa ti piacerebbe vedere nella carriera?

“Di stare sempre tranquillo, sono contento di essere qui. Voglio stare all’Inter il più a lungo possibile perché mi sento a casa”.

Scherzo a Dumfries…

“Noi facciamo ogni tanto questi scherzi. Denzel ed io siamo molto vicini quando siamo in ritiro e cerchiamo di far passare il tempo così”.

Ha rischiato l’infarto però (ride, ndr)?

“Secondo me l’ho aiutato. Ha fatto gol ed era contento”.

La sconfitta che ti ha fatto più male?

“Milan”.

Il difensore più forte che hai affrontato?

“Van Dijk”.

Stadio più bello in cui hai giocato?

“San Siro”.

Il compagno più simpatico?

“Radu”.

L’allenatore più severo che hai avuto?

“Gattuso”.

Il tuo idolo da bambino e perché?

“Ronaldinho. Perché? Fenomeno”.

Perché è così difficile affrontare Van Dijk?

“Perché è un giocatore completo, grosso fisicamente, molto forte, calcia bene, gioca molto bene anche dietro… Affrontarlo è molto difficile”.

Ne hai tre in squadra molto forti anche?

“Sì lo so. Posso dire anche anche Skriniar”.

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