Calhanoglu e Bennacer, che succede? Serve una scossa, Tonali scalpita

Dopo due mesi da trascinatori l’algerino e il tedesco sono calati. Nel frattempo il fiore all’occhiello del mercato estivo fatica a imporsi: è giunto il momento di dargli spazio?

L’orchestra rossonera continua a deliziare, ma nella melodia di Ibra e compagnia si avverte qualche nota stonata. La banda di Pioli è sempre in vetta da sola e ancora imbattuta, eppure contro il Verona ha rischiato grosso evidenziando gli stessi segnali di debolezza emersi nel primo e unico k.o. stagionale contro il Lilla. A minare in parte il clima idilliaco che regna attorno ai rossoneri sono due fattori: la fragilità sui calci piazzati e soprattutto il calo di rendimento in mezzo al campo, dove Bennacer e Calhanoglu non brillano più quanto prima. Per l’algerino e il tedesco di origini turche è evidente il calo di prestazioni, tradottosi in un peggioramento delle percentuali di palloni giocati e passaggi riusciti: sotto il 90% per Bennacer, sotto l’85% per Calhanoglu.

Flessione

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Entrambi sono stati tra le sorprese più liete di un Milan capace di inanellare 24 risultati utili consecutivi tra il finale della scorsa stagione e i primi due mesi di quella attuale. La crescita esponenziale dell’algerino, preciso metronomo in mezzo al campo, ha fatto sì che il Milan ritrovasse quel regista puntuale e raffinato che mancava dai tempi di Pirlo. Per Calha invece è stata un’autentica rinascita dopo le prime due stagioni in chiaroscuro all’ombra della Madonnina: con Pioli ha assunto un ruolo centrale vestendo finalmente i panni del trequartista creativo utile in zona gol, tanto per sé (con 4 centri in altrettante apparizioni in Europa) e per i compagni. Ma ultimamente la musica è cambiata. Le ultime due uscite hanno visto sia Bennacer che Calha in difficoltà, insolitamente imprecisi e sotto ritmo. Il calo dei due ha inevitabilmente inciso sulla prestazione generale della squadra, che negli ultimi impegni contro Udinese, Lilla e Verona ha mostrato qualche crepa.

Tonali in stand by

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Nulla di preoccupante, quanto piuttosto una lieve flessione che rientra nella normalità in una stagione che vede il Milan impegnato su due fronti. Ma, in attesa che entrambi recuperino brillantezza, c’è un Tonali che scalpita sperando di spiccare il volo. Sì perché, nonostante le cinque presenze in campionato, l’ex Brescia è stato titolare solo due volte collezionando un minutaggio decisamente inferiore rispetto a quello di Kessie e Bennacer, diretti concorrenti per una maglia in mezzo al campo: 170 i minuti accumulati finora in campionato da quello che è stato il colpo di mercato estivo, a fronte dei 472 di Bennacer e i 556 dell’ivoriano. Decisamente poco, anche nell’ottica di un inserimento graduale. C’è chi, soprattutto tra i tifosi, vorrebbe vedere Tonali in campo più spesso, anche per capire i margini di crescita di uno dei talenti più cristallini emersi negli ultimi anni. Il rodaggio è durato abbastanza e, quasi tre mesi dopo lo sbarco a Milano, Tonali aspetta l’opportunità per prendersi il Milan. Pioli permettendo, i prossimi impegni contro Napoli, Lilla, Fiorentina e Celtic possono rappresentare i giusti di livello per fare l’atteso e definitivo salto di qualità.

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