Calhanoglu avverte l’Inter: “Occhio ai portoghesi. Li conosco bene, ci provocheranno”

Il centrocampista nerazzurro: “E’ importante passare il turno. I miei compagni sono tutti carichi, dovremo metterci il cuore fino all’ultimo secondo”

Dal nostro inviato Sebastiano Vernazza

13 marzo – PORTO

Porto-Inter al Dragao, stadio bollente per storia e costituzione. Martedì sera l’Inter troverà un ambiente caldissimo, tutto esaurito a 48mila spettatori. Sono alte le probabilità che ne nasca una partita “sporca”, combattuta al limite del regolamento e oltre. Il Porto deve ribaltare la vittoria interista dell’andata a San Siro (1-0. L’Inter deve resistere e contrattaccare. Sarà una partita sul filo.

L’Inter deve riscattare la sconfitta a La Spezia.

“Basta, non voglio più sentire parlare di quella partita, siamo già oltre. Questa è la Champions e in Europa abbiamo sempre fatto bene”.

Quanto è importante il Porto?

“Tantissimo, è importante passare il turno. Per noi, per il mister, per il club. I miei compagni sono tutti carichi, li vedo bene perché ci siamo preparati bene. Dovremo metterci il cuore fino all’ultimo secondo”.

Perché dovremmo credere nell’impresa dell’Inter, squadra altalenante nel rendimento?

“Perché noi, quando cadiamo, ci rialziamo subito. Ci siamo sempre comportati così. Stiamo insieme, uniti, nel bene e nel male. Nel calcio non si può essere sempre al top, a volte le cose vanno bene, a volte male”.

Il suo procuratore ha detto che lei nel linguaggio del corpo ricorda Andrea Pirlo.

“Pirlo mi piaceva molto, ma queste sono cose difficili da spiegare e poi non mi piace parlare di me e non faccio il mio lavoro guardando gli altri”.

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