Calhanoglu: 5 milioni più bonus per restare, Milan fermo a 3,5. Intesa a metà strada?

La dirigenza non ha richiamato l’agente, ma c’è tempo. Il turco spera in un rilancio della società per firmare il prolungamento del contratto

Diciamo che la concomitanza è stata fortunata: per trovare il suo primo gol in questo campionato, Hakan Calhanoglu ha dovuto approfittare dell’assenza simultanea di Ibrahimovic e Kessie. Altrimenti su quel dischetto non ci sarebbe mai andato. Non che per lui fosse un tormento, per carità. L’annata sta viaggiando alla grande anche in termini personali e, per quanto in campionato la casella delle reti fosse immacolata, ci ha pensato l’Europa League a nobilitargli il curriculum stagionale, con cinque centri fra preliminari e fase a gironi. Uno di quelli, il rigore al minuto 122 contro il Rio Ave, ha permesso al Milan di riacciuffare un match poi vinto dagli undici metri, garantendo un po’ di soldi freschi alle casse rossonere. E sempre di soldi si parla adesso. Perché Hakan, con Gigio Donnarumma, è una delle due grandi firme di Milanello in scadenza di contratto. E sistemare la pratica per il momento è stato un esercizio difficoltoso. Molto difficoltoso. Al limite del punto di non ritorno.

collaborazione

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Sì, c’è stato un momento in cui pareva che il nazionale turco e il Milan fossero destinati con ogni probabilità ai saluti. Poi le parti si sono riaggiornate e, dopo l’ultimo incontro a Casa Milan che risale a metà dicembre, ha iniziato a filtrare un cautissimo ottimismo. Chiamiamolo un certo possibilismo. Nel senso che il club e l’agente del numero 10, Gordon Stipic, si sono ritrovati distanti, ma non in termini irrecuperabili. Tradotto concretamente: l’offerta che il Milan aveva messo sul piatto era di 3,5 milioni netti a stagione (attualmente Hakan ne percepisce 2,5), mentre l’ultima controproposta parla di 5 più bonus. Una forbice su cui, vista l’importanza del giocatore per il Diavolo, vale la pena fare due ragionamenti e lavorarci su. “Siamo in una situazione delicata però c’è grande disponibilità – aveva detto Maldini quel giorno –. Sicuramente c’è una collaborazione generale per arrivare a un risultato che dovrebbe mettere d’accordo tutti”. Possibile, come (quasi) sempre avviene in questi casi, che la fumata bianca arrivi con una cifra che sta più o meno in mezzo, ma ora che si avvicina la fine dell’anno a entrare in ballo sono anche le tempistiche.

attesa

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Le parti infatti si erano lasciate con l’accordo di riaggiornarsi entro fine dicembre. Dove per riaggiornarsi si intende una nuova offerta rossonera. O almeno, questo è ciò che si aspetta il giocatore. Una nuova proposta da formulare entro fine anno per iniziare il nuovo con basi ancora più solide. L’offerta per il momento non è arrivata, ma agente e trequartista aspettano segnali da Casa Milan. Il che, a prescindere da tutto, va interpretato positivamente. Non c’è un vero aut aut, ma semplicemente un’attesa che trasformerà il confronto in un’accelerata o una frenata. Insomma, i giorni sono quelli caldi e si sta per arrivare al dunque, anche se nessuno vuole sbilanciarsi. L’altro giorno l’a.d. Gazidis ha ricordato come i giocatori in scadenza si stiano comportando con professionalità ineccepibile e ha raccontato di percepire buone sensazioni sui potenziali rinnovi, ma ovviamente siamo ancora nel campo dei buoni auspici e non delle certezze.

budget

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Non si dovrebbe andare troppo in là con le tempistiche anche perché il Milan ha bisogno di capire il prima possibile se occorre rivolgere lo sguardo al mercato. I numeri 10 sono merce preziosa e non così facile da reperire quando non si ha un budget illimitato. Il tempo passa e c’è anche chi era nel mirino e si è già sistemato altrove, come Szoboszlai, che da gennaio giocherà a Lipsia. Calhanoglu e Donnarumma in fondo sono accomunati dalla stessa dinamica: in termini assoluti il Milan vorrebbe proseguire con loro, e loro col Milan, ma ovviamente tutto questo non basta.

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