Calha-Rebic, l’attacco del Milan lo guidano i… viceré

Senza Ibra, un’insolita coppia deve garantire i gol. Con tante varianti: a Crotone potrebbe esordire anche Brahim Diaz

I viceré sono difficilmente battibili nella letteratura e anche nella storia ci sono esempi difficilmente trascurabili. Quel che devono fare oggi a Crotone Ante Rebic e Hakan Calhanoglu, gli amici del monarca Ibrahimovic, è trasportare il Milan oltre lo sconcerto di una assenza improvvisa e non far sentire il peso di chi non c’è. Operazione naturale per i fedelissimi, ma riuscita non senza fatica giovedì a San Siro contro il Bodoe/Glimt, grazie al turco tedesco e al giovanissimo Colombo. Rebic non c’era, sconta ancora il castigo di un peccato commesso quando giocava nell’Eintracht Francoforte.

Strisce buone

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Sembra un secolo fa, perché la stagione scorsa liquida e infinita confonde le percezioni. Le cifre danno contorni e certezze: Ante Rebic, 11 gol in Serie A, tutti segnati da gennaio in poi, quasi tutti con Zlatan Ibrahimovic in campo. Adesso ci sarà bisogno del croato, che fra l’altro dovrà saltare anche il playoff di Europa League in Portogallo giovedì, per consentire a Pioli di superare Ancelotti nelle strisce di continuità di 16 gare, e soprattutto di restare in scia dei migliori in campionato. Non sarà facile, perché la difesa scricchiola e l’attacco senza Zlatan forse non si sente così sicuro, ma Pioli fa leva sull’esperienza e la tranquillità del vicecampione del mondo croato. “Rebic può fare benissimo anche la prima punta, dà fisicità e quantità, può giocare in diversi ruoli”. Dunque: difficile che il croato venga utilizzato da esterno sinistro con Lorenzo Colombo attaccante centrale. D’accordo, Colombo è stato la rivelazione della serata di coppa, ma dovrà forse giocare anche in Portogallo contro il Rio Ave e il troppo non aiuta. L’attaccante croato poi ha comunque bisogno di mantenersi in tensione, è stato l’eroe della ripresa nel 2020 e nonostante una piccola flessione finale il suo impatto sul Milan di Pioli è stato indiscutibile. Difficile immaginare che non sia titolare a Crotone.

Il cervello

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Poi c’è l’altro vicerè, Calhanoglu, che con la doppietta alla squadra norvegese ha raggiunto Ronaldinho e Rijkaard nella classifica dei marcatori rossoneri, a quota 26 gol. C’è ancora una lunga teoria di giocatori davanti a lui, soprattutto si parla di condizioni diverse: Calhanoglu è arrivato nel Milan cinese, è uno che ha giocato tanto, che trova spazio e tira tanto ad ogni partita. Difficile ipotizzare un paragone fra di lui e i maghi che ha raggiunto. Eppure vale lo stesso discorso fatto per la striscia di imbattibilità di Pioli: senza creare accostamenti scomodi con Ancelotti, questo è un risultato che racconta tante cose. Solidità, continuità, spirito di gruppo dietro alla star oggi assente. Questo è ora il Milan.

Le novità

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E a dare energia e geometria ai due vicerè potrebbe essere proprio Tonali, per il quale sembra arrivato il momento di misurarsi con la qualifica di titolare del Milan. Qualifica che non sempre avrà, ma che sul campo di Crotone dovrebbe ereditare da un Bennacer apparso calcisticamente anemico nelle prime uscite di stagione. Tonali è la novità, con Brahim Diaz schierato titolare. Queste sono le indicazioni tratte dalle ultime fasi di lavoro in campo, queste sono le indicazioni della nuova linea Milan. Dietro a Zlatan tanti giovani e nessuna paura di farli giocare. Forse è l’unico modo per colmare il gap con le grandi.

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