La mezzala turca in campionato è seconda solo allo specialista Pazzini, Ibrahimovic e Totti-Lukaku. Senza supplementari e con la possibilità di andare ai rigori, in Supercoppa l’ex Milan può essere l’arma in più
18 gennaio – 18:45 – MILANO
La specialità è nota, forse non la portata, ma l’incredibile abilità di Hakan Calhanoglu nel calciare i rigori può tornare utile a ogni evenienza: è un vero spauracchio per gli avversari che – quando approcciano a un nerazzurro nella propria area – sanno che dell’eventuale penalty si incaricherà un ragazzotto 29enne infallibile da quando è in Italia con 16 trasformazioni su 16 con il proprio club: 3 con il Milan e 13 con l’Inter, 13 in Serie A e 3 nelle varie coppe.
La classifica
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Proprio su questo dato legato al campionato merita un veloce approfondimento la graduatoria dei calciatori che in Serie A vantano le strisce più lunghe di rigori consecutivi trasformati senza alcun errore. Calhanoglu è nei pressi del podio con appunto 13 centri: comanda a 16 Giampaolo Pazzini seguito da Zlatan Ibrahimovic a 15 e dalla coppia Romelu Lukaku-Francesco Totti a 14. Ovviamente un eventuale occasione dal dischetto in Arabia Saudita non permetterà al nazionale turco di scalare la graduatoria, ma un simile curriculum è oro colato quando ci sono partite a eliminazione diretta e ogni pallone pesa come piombo.
probabilità
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In 27 partite stagionali l’Inter ha avuto 13 volte la possibilità di calciare dal dischetto (secondi a 9 ci sono Chelsea e Paris Saint-Germain nei top campionati europei) e questo rapporto è grossomodo traducibile in un penalty ogni due match. Statisticamente, quindi, a Riad non è per nulla da escludere l’eventualità di vedere l’infallibile Calhanoglu pronto dagli undici metri. A maggior ragione le percentuali salgono dal momento che, per questa edizione di Supercoppa Italiana a quattro squadre, sono stati aboliti i tempi supplementari. In caso di parità al triplice fischio, è consigliabile avere in campo Hakan.
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