Calciomercato, Valverde blocca Iniesta: «Importantissimo per il mio Barça»

Liga
Calciomercato, Valverde blocca Iniesta: «Importantissimo per il mio Barça»
© EPA

Il successore di Luis Enrique, dopo la firma con il nuovo club, si è concesso ai giornalisti presso l’Auditorium 1899, dove ha mostrato soddisfazione, gratitudine e una gran voglia di giocare subito i tre Clasicos con il Real Madrid che apriranno la sua esperienza sulla nuova panchina.

BARCELLONA (SPAGNA) – Firma sul biennale, con opzione per un terzo anno, istantanee sul palco e sul prato del Camp Nou, poi finalmente le prime parole di un emozionato e soddisfatto Ernesto Valverde da nuovo allenatore blaugrana. “Vengo da un club dove si lavora molto e l’impegno è massimo”, l’esordio dell’ex tecnico dell’Athletic Bilbao, che da calciatore visse due stagioni nelle fila del club catalano. “Non è stato facile lasciarlo, ma ora voglio portare la stessa mentalità e il medesimo senso di appartenenza anche qui. Ho una gratitudine immensa per il presidente e la giunta direttiva, che mi hanno scelto. Ora devo dimostrarmi all’altezza di tutta questa fiducia e fare in modo che questa società cresca ulteriormente”. Tutt’altro che facile, infatti, far meglio di Luis Enrique, che il primo anno centrò subito il triplete, per poi collezionare, nel suo triennio, 9 trofei complessivi. “La sfida è grande, in considerazione dei risultati dei miei predecessori. Ora devo proseguire nel solco della filosofia e dello stile di gioco di questa società, apportando, però, le mie sfumature, in base alle mie idee. Ho la fortuna di poter contare su una rosa piena di fuoriclasse, a iniziare da Messi e Iniesta. Io cercherò di creare uno spirito di squadra che ci spinga a raggiungere gli obiettivi e, al contempo, a divertire la gente”.

TUTTO SULLA LIGA

IL MOMENTO GIUSTO – Riflessivo, sempre cortese ed equilibrato nelle risposte, Valverde poi ammette di aver già avuto, in passato, la possibilità di arrivare alla panchina blaugrana. “È vero, potevamo incontrarci prima, ma è arrivato adesso il momento corretto per farlo e devo dire che, stavolta, la situazione mi ha permesso di non doverci pensare troppo”. Ci vuol poco per capire che l’approccio con ambiente esterno e spogliatoio sarà decisamente diverso da quello del predecessore, Lucho, che non appena approdato aveva messo subito in chiaro chi avrebbe comandato. “Ognuno ha il diritto di esprimersi come meglio crede. Per ora posso dire che la posizione dell’allenatore non è la stessa di quella del giocatore. Io devo fare in modo che il mio lavoro permetta alla squadra di migliorare. Cercherò di proseguire sulla linea della filosofia del Barça, sul gioco collettivo, specie dei centrocampisti, che ci aiutano a mantenere il possesso palla. Si riparte dal 4-3-3, ma sono aperto anche ad altre soluzioni che ci consentano di mantenere l’iniziativa del gioco”.

QUESTIONE DI STILE – Chiarito il discorso filosofico, Valverde viene interrogato su qualche individualità di spicco, ad iniziare da Messi, prossimo all’ennesimo rinnovo. “Sarà una fortuna e un’esperienza unica lavorare con lui. Non ho mai visto un giocatore migliore di lui. Sembra sempre raggiungere un livello insuperabile, ma nella partita successiva riesce a sorprenderti ancora”. Da chiarire anche il ruolo di Iniesta nel nuovo progetto. “Iniesta è un giocatore importantissimo per noi, ma preferisco parlarne direttamente con lui. Non mi sembra elegante farlo attraverso una conferenza stampa”. Il discorso, poi, si allarga all’intera rosa. “Abbiamo iniziato a parlare con la società, ma per adesso, per ovvie ragioni, posso avere solo un’idea esterna. Dovremo parlare anche di mercato e sospetto che fare il mercato con l’Athletic Bilbao non sia la stessa cosa che farlo con il Barça”. Oltre alle diversa situazione economica, influisce in questo senso anche l’autolimitazione che si impone il club basco, che confeziona la sua rosa esclusivamente con giocatori locali o, comunque, formati nella Comunità Autonoma. Tra i motivi della scelta del Barcellona di affidarsi a Valverde, poi, c’è anche la sua capacità di inserire in prima squadra i giovani della cantera. “Mi piace contare sui giovani, lo sapete. Voglio instaurare subito una relazione fluida con la squadra filal per capire chi potrebbe dare il salto”. C’è , poi, anche il tempo per parlare della prossima stagione, che si aprirà subito con tre Clásicos, uno in International Champions Cup, e due, tra andata e ritorno, di Supercoppa di Spagna. “Devo ancora decidere, però credo che ci ritroveremo il 12 luglio. Vogliamo arrivare pronti, specie per la Supercoppa. Penso sia importante partire già forte. Giocare contro il Real Madrid è sempre speciale. Devo dire che l’idea mi piace, e parecchio”.

@andydepauli

¡Qué Viva España!

Precedente Diretta/ Fognini Seppi (risultato live 0-0) info streaming video e tv: comincia il derby! (Roland Garros 2017) Successivo Sampdoria, Ferrero: «Schick va alla Juventus, la Roma non ha i soldi»