La conferma del ds doriano Osti. E Nedved incorona l’attaccante in patria: «Patrik mi ricorda il primo Ibrahimovic»twitta
TORINO – La fumata bianca per il passaggio di Patrik Schick alla Juventus è attesa per la prossima settimana. I dettagli del trasferimento dell’attaccante blucerchiato a Torino verranno decisi soltanto dopo la finale di Champions. Il risultato di sabato, quindi, in qualche modo potrebbe determinare anche il futuro del giocatore, che potrebbe rimanere ancora un anno in prestito a Genova oppure vestire già da questa stagione la maglia bianconera. Un dettaglio non trascurabile, per la Sampdoria più che per la stessa Juventus che ha anche in mano il destino del mercato del club ligure. La Sampdoria, sulla permanenza in prestito del ceco, resta cauta: «Chi è senza motivazioni non rimanga alla Sampdoria – ha spiegato il direttore sportivo Carlo Osti – Bisogna essere orgogliosi di vestire questa maglia, altrimenti credo sia meglio separarsi. L’eventuale società che comprerà Schick dovrà versare interamente la clausola e decidere se tenerlo oppure darlo in prestito per un altro anno. In tal caso, la volontà del giocatore diventa fondamentale. Parlare di un affare già chiuso con la Juventus è prematuro in questo momento perché la società bianconera deve esclusivamente pensare alla finale di Champions League. La loro stagione non è ancora conclusa e in base al risultato della finale di Cardiff potrebbero cambiare anche le strategie».
E di Schick ha parlato Pavel Nedved, vicepresidente bianconero, ai media in Repubblica Ceca: «Patrik mi ricorda il primo Ibrahimovic, ha tecnica e velocità, poi avrà tempo per mettere su il fisico come successo a Zlatan. Schick piace a tante squadre, non solo a noi. Per ora è un giocatore della Samp, ma c’è una clausola e quindi bisogna pagare la cifra e trovare un accordo con il giocatore». E in questo senso la Juventus resta davanti a tutti.
