Calciomercato Juve: Di Maria e Pogba. Tottenham su McKennie, c'è Koné

TORINO – Di Maria, c’è solo la Juve. Anche l’ultima minaccia per i bianconeri è svanita: l’Atletico Madrid, l’insidia che si era manifestata nelle ultime settimane nella corsa all’argentino, si sarebbe infatti definitivamente defilato, volgendo lo sguardo verso altri obiettivi. I Colchoneros, infatti, avevano ragionato eccome sulla possibilità di mettere a segno il colpaccio e di riportare a Madrid, ma con la maglia biancorossa, un grande ex del Real. Uno sgarbo ai cugini che però non andrà a segno perchè, spiega la stampa spagnola, nella dirigenza dell’Atletico ha prevalso l’idea di non andare a fondo nella trattativa per ragioni di età del calciatore e, forse soprattutto, di richieste economiche. Musica per la Juve, che resta quindi la sola pretendente al Fideo.

A Parigi

Anche perché ieri a Parigi, in occasione della finale di Champions League, c’è stato un nuovo contatto tra emissari juventini (non il direttore sportivo Federico Cherubini, che non si è recato nella capitale francese) e l’entourage del giocatore. La Signora e Di Maria sono promessi sposi ma per celebrare la festa restano da sistemare alcuni dettagli e trovare l’equilibrio ideale tra richieste dell’argentino e offerte del club bianconero. L’investimento sarà soltanto sull’ingaggio dell’argentino, visto che si svincolerà dal Paris Saint Germain, così la Juve ha deciso di garantirgli il massimo salariale possibile previsto dalle nuove linee guida della società per il contenimento delle spese. Per Di Maria è pronto uno stipendio di 7 milioni più bonus per una stagione, considerato che nelle intenzioni di Angel c’è il ritorno in patria per chiudere la carriera al Rosario Central, la squadra del cuore e di casa. Il Fideo intenderebbe partire da una base un po’ più alta, 8 milioni, cui aggiungere i bonus. Il confronto tra le parti verte proprio sulla durata del contratto. Perché la Juve potrebbe fare una concessione in più sull’ingaggio se Di Maria accettasse un orizzonte biennale dell’accordo, in modo da poter sfittare i benefici fiscali del Decreto Crescita. Il lavoro prosegue, la fiducia cresce e l’impressione è che sia soltanto una questione di tempo necessario per sistemare tutti i particolari dell’accordo. Angel, intanto, si prepara a sfidare l’Italia con l’Argentina a Londra, mercoledì prossimo, e nel ritiro di Bilbao ha festeggiato via social il traguardo dei 17 milioni di followers su Instagram. E se andrà in porto il passaggio alla Juve, altri ne aggiungerà.

Pogba

Stesso discorso per Pogba, che è in vacanza a Miami in attesa di certificare il suo ritorno alla Juve. Ieri, dalla Francia, Rmc Sport ha raffreddato un po’ gli entusiasmi bianconeri sottolineando che Paul non avrebbe ancora alcun accordo con la sua vecchia squadra e che c’è ancora tanta strada da fare per raggiungere il traguardo. Un modo per dire che il Psg non è ancora fuori gioco? Probabile, perchè c’è sempre la prospettiva di Zinedine Zidane come obiettivo per la panchina dei parigini che potrebbe puntare forte sul Polpo in caso di nuovo incarico sotto la Tour Eiffel. La realtà è che la Juve è in pole position e per questo mantiene un canale diretto con Pogba per chiudere più presto possibile, così da evitare sorprese.

McKennie

Paratici e Conte, ancora shopping a casa Juve. Il Tottenham continua a guardare con interesse alla serie A, come dimostra la stretta per Perisic, che ha rifiutato la proposta di rinnovo dell’Inter e scelto gli Spurs, e alla Continassa. Non è finita, insomma, con il doppio colpo del mercato di gennaio che ha portato a Londra la coppia BentancurKulusevski. Ora c’è un altro pezzo pregiato che è finito nel mirino dell’ex ds e dell’ex allenatore Juve. Si tratta di Weston McKennie, uno dei più positivi nella tormentata stagione bianconera – 4 gol in 29 presenze – e uno dei centrocampisti preferiti da Max Allegri per le sue qualità uniche di inserimento offensivo. E più volte il tecnico ha sottolineato quanto lo statunitense sia mancato nella volata finale, visto che è rimasto ai box pre tre mesi, a causa della frattura al piede sinistro rimediata in Champions contro il Villarreal a fine febbraio, ed è tornato per i saluti per una manciata di minuti a Firenze all’ultima giornata.
L’assenza di McKennie ha pesato eccome ed è logico pensare che il texano possa essere un punto fermo per la prossima stagione. Con una variabile da non dimenticare: il mercato, appunto. La necessità di tenere sotto controllo il bilancio e, al tempo stesso, di operare nel rafforzamento della squadra, impone anche di dover sacrificare qualcuno per fare cassa. E Wes è uno dei classici giocatori che hanno mercato. Per questo, in caso di una proposta significativa, la Juve ragionerebbe anche sull’eventualità di perdere McKennie. Il Tottenham è interessato, ma ancora non ha compiuto passi ufficiali. Per intendersi: da Londra dovrebbe arrivare alla Continassa una proposta da almeno 40 milioni. Lo statunitense – acquistato nell’estate 2020 in prestito per 4,5 milioni e riscattato nel marzo dell’anno scorso per 18,5 dallo Schalke 04 – pesa ancora circa 14 milioni sul bilancio e quindi si potrebbe generare una sostanziosa plusvalenza da utilizzare per i rinforzi. Siamo alle schermaglie iniziali: l’operazione è tutta da costruire ma i rapporti positivi tra Juve e Tottenham, certificati appunto dalla doppia operazione di gennaio che ha portato in Inghilterra Bentancur e Kulusevski, potrebbero favorire un replay.

Koné

Non solo uscite. I radar si sono posati su Kouadio Koné, centrocampista francese di origini ivoriane classe 2001 del Borussia Mönchengladbach, 3 gol e un assist in 29 presenze nella stagione appena conclusa. Le sue doti di giocatore “box to box” hanno catturato l’attenzione degli osservatori juventini, così come di quelli di Atletico Madrid, United e Leicester. Dal club tedesco, la Juve ha preso nel mercato invernale Denis Zakaria: ci sarà un bis?

Juve, continua il pressing su Pogba

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Juve, continua il pressing su Pogba

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