Calcio, Serie A su Dazn: Adiconsum lancia una petizione

Rispetto alla visione della Serie A su Dazn, Adiconsum lancia una petizione per garantire la libertà di scelta dei consumatori. L’obiettivo è ampliare la visione di DAZN non soltanto via streaming, ma anche su digitale terrestre e/o satellite. “A garanzia dei consumatori occorre quindi garantire la neutralità tecnologica prevedendo le trasmissioni su differenti piattaforme – si legge nella petizione. La petizione mira ad ampliare ai consumatori finali la possibilità di fruire delle partite via satellite, come già avviene per pub, bar e ristoranti, in modo da restituire loro “il negato diritto di scelta, tra lo streaming o la tv, in base alla loro esperienza di visione”.

Serie A su Dazn: spunta l’ipotesi sub-licenza

Per la trasmissione delle partite di Serie A spunta l’ipotesi sub-licenza da parte di DAZN ad altri operatori televisivi. Lo scrive oggi MF a proposito dei contenuti della risoluzione in fieri da parte della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, che dopo l’audizione del presidente Agcom Giacomo Lasorella di due giorni fa sui disservizi di DAZN sta approntando un documento condiviso da sottoporre già la prossima settimana al Parlamento. Si tratta in pratica di una summa di tutti i problemi riscontrati in questa prima fase di trasmissione in streaming della Serie A, che conterrà altresì le proposte per eventuali interventi urgenti per favorire, tra l’altro, il superamento dei problemi dello streaming delle partite. La risoluzione in fase di approvazione con ogni probabilità avrà effetti immediati sull’intero sistema e potrebbe contenere appunto anche la possibilità di concedere in subordinazione la licenza a qualche altro player.

Serie A su Dazn: il 27 settembre l’assemblea dell’UPA (Utenti pubblicità associati)

Per il momento non c’è nulla di ufficiale ma molto importante sarà anche l’assemblea fissata per il 27 settembre da parte dell’UPA. In quell’occasione gli sponsor esprimeranno prevedibilmente una posizione condivisa.

I nodi da sciogliere riguardano, oltre la possibilità di ampliare le piattaforme di trasmissione delle partite, anche le metodologie di misurazione della audience da parte di DAZN, che non si avvale di Auditel ma di un sistema autonomo con il supporto di Nielsen che ha suscitato perplessità da parte dell’associazione dei pubblicitari.

Monitoraggio degli OTT

L’associazione dei pubblicitari ha anche già avviato sul suo sito il monitoraggio per tutti i disservizi degli OTT (Over-The-Top), che non sono soggetti alle norme del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Secondo le rilevazioni di EY nel gennaio 2021 erano oltre 11 milioni gli abbonamenti attivi in Italia alle piattaforme Ott pay, (Netflix, Timvision, Infinity, NOW TV, Disney+, Amazon Prime Video, Eurosport Player, DAZN, Disney+, ecc.). L’obiettivo è raccogliere dei dati numerici concreti per quantificare tutte le chiacchiere che circolano sui social.

Intanto, nel weekend è in programma il quarto turno di campionato.

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