Calcio femminile, Gama: “Professionismo step necessario, ci tutela”

TORINO – Lo Juventus Stadium, a meno di due settimane dalla finale di UEFA Women’s Champions League, ha ospitato un convegno sul tema dello sviluppo del calcio femminile in Italia, che vivrà nella serata di sabato 21 maggio con la sfida tra Barcellona e Lione un momento cruciale. Come sarà cruciale l‘introduzione del professionismo dalla prossima stagione ei progetti che la Figc attraverso il Settore Giovanile e Scolastico e la Lega Nazionale Dilettanti attraverso i suoi Comitati Regionali sul territorio stanno portando avanti. Nel corso dell’evento, denominato “Il nostro domani, ora” sono intervenuti il ??presidente della Divisione Calcio Femminile della Figc, Ludovica Mantovani, la ct della Nazionale femminile Milena Bertolini, il capitano della Juventus e della Nazionale (nonché vicepresidente dell’Aic) Sara Gama, l’ il capo della Juventus Women Stefano Braghin, l’ambasciatore della finale di Torino Ilaria Mauro, la responsabile dell’Area Sviluppo Femminile del Settore Giovanile e Scolastico della Figc Viviana Schiavi, il vicepresidente della Lnd Christian Mossino e il presidente della sezione Aia di Torino Andrea Mazzaferro.

Professionismo calcio femminile, Malagò: “C’è discriminazione”

Braghin (Juve Women): “Il calcio è uno solo”

Porto i saluti della società e di tutti i dirigenti in viaggio verso Roma dove la squadra maschile giocherà la finale di Coppa Italia. Il nostro è un percorso partito cinque anni fa: abbiamo raccolto oltre quello che pensavamo, ma c’è ancora tanta strada da fare e lavorare”, le parole di Stefano Braghin, Head of Juventus Women. “L’importante è non sedersi sugli allori e continuare a lavorare. Come Juventus abbiamo semper pensato che il calcio sia uno solo, a sott’acqua da chi lo giochi”. Ilaria Mauro ha invece affermato: “Ringrazio il presidente Gravina e la presidentessa Mantovani per aver pensato a me per questo ruolo. Essere l’ambassador di questa finale è un premio alla mia carriera, quasi come vincere il trofeo della Champions League che è qui accanto a noi. Negli eventi dei giorni scorsi a Torino a cui ho partecipato ho visto negli occhi dei bambini la spensieratezza che serviva dopo due giorni portati alla pandemia. Abbiamo fatto un bel percorso per arrivare al: quello che ci ha qui è passione , è sacrificio ed è bello vedere che vogliono iniziare a giocare a calcio. Con una finale di Champions da giocare qui avvicineremo tante persone al calcio femminile, un po’ come accadde nel 2019 con il Mondiale”.

Juve Women, Bonansea rinnova fino al 2024

Gama: “Il calcio femminile sa trascinare”

“Il professionismo è uno step necessario, è come dire che ci crediamo davvero. Un professionismo che avrà due effetti: tutele per le giocatrici e calcio a 360 gradi per far stare l’Italia dove deve stare”. afferma Sara Gama, giocatrice della Juve Women e della Nazionale. “In questa Champions, dove con la Juventus siamo state protagoniste, sono stati riempiti gli stadi di tutta Europa e battiti record su record: abbiamo visto quanto il calcio femminile sappia trascinare”, ha aggiunto Gama. “Il 21 maggio, proprio in questo stadio , vedere quanto siamo cresciuti in Italia rispetto alla finale di Reggio Emilia del 2016. I segnali sono buoni questa sarà l’occasione per gioire ancora. Milena Bartolini ha invece affermato: “La Federazione sta investendo molto nel Club Italia. Oltre alle Nazionali che hanno gare ufficiali come Under 19 e Under 17, sono state create Nazionali sperimentali importanti per la crescita delle ragazze, come Under 15, Under 16 e Under 23,  Nazionali che consentono di poter fare un percorso, cosa che per esempio Ilaria Mauro e Sara Gama non hanno potuto fare. Ma sono Nazionali che permettono di fare esperienza per competere con le altre nazioni. Come Club Italia stiamo raccogliendo il frutto del lavoro. Le Nazionali sono importanti, ma il percorso dipende dai club, perché è lì che le giocatrici si formano. E i risultati delle Nazionali sono frutto anche del lavoro dei club. In questo Europeo gli italiani ci devono sostenere e tifare, noi invece dobbiamo lavorare tanto: sarà un Europeo bello dal punto di vista della qualitò del gioco e un’ulteriore occasione di crescita del calcio femminile. Dobbiamo andare lì preparandoci al meglio, facendo sacrificare, ma le ragazze lo sanno. Vedo in questa Nazionale una grande anima”:

Precedente Lewandowski, Mbappé, CR7: dopo Haaland, via al ballo delle punte d'Europa Successivo "Rüdiger-Real Madrid, le cifre: super ingaggio e clausola da 400 milioni"