Calciatore in Spagna e Giappone, poi la scuola calcio: la Napoli di Hugo, l’altro Maradona

Le voci di chi l’ha conosciuto, tra i campi della periferia partenopea. Prima direttore tecnico in una scuola calcio: “Per noi era solo Hugo”, poi allenatore in Terza Categoria: “Uno stadio pieno soltanto per vederlo”

Piove, il fango è ovunque. In mezzo al campo un uomo col pizzetto grigio e i capelli brizzolati palleggia. Uno, dieci, cento tocchi. “Questa è la prima immagine che ho di Hugo. Eravamo a Parete, vicino Napoli. Ma lui sembrava ancora il bambino di Villa Fiorito”.

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