Calabria sale…Theo scende, cambiano le gerarchie sulle fasce del Milan

Il terzino destro ha conquistato il posto da titolare con i rossoneri ed è arrivata anche la prima chiamata in Nazionale. Momento difficile a sinistra per Hernandez, che deve riprendersi il palcoscenico dopo le ultime prestazioni sottotono

Per Davide Calabria questa rimarrà per sempre una settimana indimenticabile. Il terzino destro del Milan ha gioito per la prima chiamata in Nazionale maggiore, guadagnata sul campo con le prestazioni convincenti in maglia rossonera. “Essere qui per me è un sogno diventato realtà”, ha scritto il 23enne raccontando la sua gioia su Instagram. Una soddisfazione arrivata grazie a un posto da titolare con i rossoneri che sembrava difficile da immaginare prima dell’inizio della stagione post lockdown, con diverse voci di mercato che ipotizzavano un suo allontanamento dalla squadra in cui è cresciuto. Dopo due stagioni vissute tra alti e bassi, invece, è arrivato il riscatto che il bresciano attendeva. Ha approfittato nel migliore dei modi dell’assenza per infortunio di Andrea Conti e si è preso i gradi da titolare. Versatile, continuo, tanta corsa e sbavature ridotte al minimo, Calabria è diventato una certezza e Pioli ha deciso di puntare forte su di lui.

In calo

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I vantaggi a sinistra, i problemi a destra, questo il ritratto delle fasce rossonere nella scorsa stagione. A sorpresa in questi mesi Calabria è cresciuto diventando una garanzia, mentre Theo Hernandez, pur conservando il posto nell’undici rossonero, è in calo fisico. Il francese sarà uno dei pochi a restare a Milanello, dato che al contrario del compagno di squadra sta ancora aspettando la prima convocazione in nazionale. Questa pausa gli servirà a rimettersi in forma, sperando di riuscire a convincere il c.t. Deschamps prima degli Europei. 36 presenze e 7 gol in rossonero, Hernandez ha iniziato la sua avventura con il Milan nel migliore dei modi, mettendo in mostra le sue qualità di terzino offensivo, incontenibile in fase di spinta e capace di perforare le difese avversarie in ogni occasione. Un rendimento straordinario che in questo inizio stagione si è affievolito, ma non ci sono sostituti di ruolo in rosa e il posto rimane suo.

Attesa

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Quando è arrivato in Serie A si pensava che avrebbe dovuto migliorare tanto in fase difensiva per prendersi il palcoscenico nel nostro campionato, invece gli sono bastate le sfrontate conduzioni palla al piede e la freddezza in area di rigore per conquistare la fiducia dell’ambiente. Al contrario di Calabria, Theo (un anno più giovane, classe ’97) è stato sempre esuberante fuori dal campo. Indimenticabile, in negativo, la sua festa dei 20 anni, con nani in tenuta del Real Madrid e cappellini da poliziotto che gli puntavano una pistola alla tempia. Piccole follie dovute probabilmente all’infanzia difficile, in cui lui e suo fratello Lucas sono stati abbandonati dal padre Jean-François, indebitatosi e fuggito in Thailandia. Fantasmi del passato che sono ormai lontani, Pioli ha tutta l’intenzione di aspettare Theo, aspettando di rivedere in campo la sua versione migliore.

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