Calabria, missione Qatar. Stupire Pioli (e convincere il Mancio)

Dopo aver accarezzato il sogno Europeo, l’esterno del Milan si è operato di ernia e prepara una nuova stagione da protagonista. È uno dei pochi canterani rimasti a Milanello

Ciò che gli passa per la testa è riassunto più o meno così: gioia, delusione, rivincita. In quest’ordine. Davide Calabria ha centrato la qualificazione in Champions con il Milan dopo la miglior annata in carriera, 39 partite e due gol. Pioli ci ha sempre puntato. E allora perché la delusione? Semplice: Davide avrebbe voluto partecipare all’Europeo con la banda Mancini, sentiva di poterci stare. Soprattutto perché il c.t. a novembre l’aveva convocato per la prima volta (due presenze).

Niente Italia

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E invece no, dentro Florenzi e Di Lorenzo. Quando ha capito che il Mancio non l’avrebbe chiamato si è operato per l’ernia inguinale. Roba di fine maggio, subito dopo aver vinto contro l’Atalanta (sei settimane di stop). Rinascita a portata di fascia. Ora l’obiettivo è riuscire a giocare un’altra annata buona per convincere Mancini a convocarlo in Qatar. Mondiale 2022 (si disputerà tra novembre e dicembre). Tosta, soprattutto per la concorrenza, ma il focus è questo.

Affidabile

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La prima Champions non si scorda mai. Nel 2013-14 Davide aveva 18 anni, una promessa del settore giovanile rossonero. Esordirà con Inzaghi l’anno successivo, poi giocherà un paio di stagioni in un limbo costante. “Bravino, ma…”. Pioli ha scacciato via l’avversativo. Bravo, punto. Nonostante qualche difficoltà: “All’inizio non è stato facile giocare come voleva il mister, poi ci siamo parlati e ho capito tutto”. Ottima annata: è stato il secondo della rosa per palloni rubati (191), passaggi chiave (21) e contrasti vinti (184); il primo per palloni intercettati (67) e cross riusciti (16, come Theo). Sicurezza della fascia. Con l’addio di Donnarumma, la prossima stagione potrebbe essere l’unico “canterano” rossonero tra i titolari (gli altri della rosa sono Daniel Maldini e Gabbia, due riserve).

Road to Qatar

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Quattro anni fa il battesimo europeo: ottobre 2017, Milan-Aek Atene 0-0. Un remake d’Europa League. Dieci anni prima, in Champions, la banda Ancelotti rifilò tre gol ai greci sulla strada per Atene. Calabria sognava di giocare per il Milan, la squadra del cuore. Il tempo e il lavoro l’hanno reso un titolare affidabile: 151 partite e 5 gol in rossonero. Ora la Champions, la prima di sempre a 24 anni. Con un occhio vigile al taccuino del Mancio. Davide punta al suo nome in nero su bianco.

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