Calabria, che sprint: s’è ripreso il Milan. E il mercato rossonero ora cambia

S’era un po’ perso, Davide Calabria. L’ascesa esaltante dalle giovanili alla prima squadra del Milan, la conquista di un posto da titolare, le convocazioni in Under 21 con vista sulla Nazionale maggiore: poi il calo di rendimento, coinciso con le difficoltà del Diavolo nel trovare una stabilità tecnica e dirigenziale (e anche con qualche persistente infortunio). Per buona parte della scorsa stagione, quello del terzino destro è stato un problema per i rossoneri: Calabria faticava, Conti non era meno altalenante, mentre dal lato opposto del campo c’era un Theo Hernandez sontuoso. Era un Milan col baricentro molto spostato a sinistra, insomma, e non solo per il talento dell’ex Real Madrid. Dopo il lockdown, però, è cambiato tutto. E piano piano Calabria ha risalito la china, con umiltà e applicazione: se prima la sua avventura rossonera pareva vicina al capolinea, ora il futuro per lui ha cambiato faccia.

Campo e conti

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La possibile cessione di Calabria non era legata soltanto alle prestazioni: Davide è e resta comunque un patrimonio del club di via Aldo Rossi, perché venderlo significherebbe – oltre a far cassa – mettere a bilancio una plusvalenza netta. I guai fisici di Conti, che invece era destinato a restare al Milan, hanno indotto società e Pioli a congelare la questione Calabria. Ed è stata una fortuna: spesso titolare, il terzino bresciano ha ritrovato spinta, ordine tattico e condizione, tanto da ricevere i complimenti pubblici dell’allenatore dopo il successo sul Bologna, un po’ come gli succedeva quando al timone c’era Gattuso, che in lui credeva molto. L’apprezzamento di Pioli potrebbe, di fatto, toglierlo dal mercato, a meno di offerte irrinunciabili: la priorità ora è trovare un centrale da aggiungere alla rosa. Aurier e Dumfries, terzini che il Milan aveva sondato, sono stati giudicati troppo cari: a volte la soluzione giusta ce l’hai già in casa, basta guardare bene.