Calabresi travestito da Nicolas Cage per la Roma: “Totti mi disse così”

ROMA – Attore ma anche grande tifoso della Roma, per molti è soprattutto Biascica di Boris: Paolo Calabresi non ha mai nascosto la sua fede giallorossa. E in un’intervista concessa a La Repubblica è tornato su un curioso retroscena escogitato proprio per seguire la sua Roma senza essere riconosciuto.

Quando Calabresi diventò Nicolas Cage

“Non volevo essere riconosciuto, mi attribuivo nomi altrui di persone reali, una cosa durata anni. Volevo concedermi Milan-Roma a San Siro e non c’erano biglietti. Escogitai una soluzione da Vip, annunciandomi come Nicolas Cage, che figurava nel film in uscita “Al di là della vita” di Scorsese. Scattò una macchina mediatica. Mi volevano venire a prendere e per evitare d’essere smascherato chiesi all’autista del Piccolo di accompagnarmi, coi colleghi a farmi da guardie del corpo. Parlavo inglese, ebbi un posto accanto a Galliani, mi portarono negli spogliatoi, la tv sottolineò la mia presenza”, ha raccontato.

La battuta di Totti

“Otto anni dopo mi finsi ancora Cage a Madrid per la Champions League con Real Madrid-Roma, e ricevetti onori dal presidente e dai giocatori spagnoli. Totti, cui erano giunte le voci del bluff a Milano, mi sussurrò ‘Ma lo voi paga’ il biglietto, ‘na volta?’. Io avevo l’adrenalina a 1000. Mi sono mimetizzato anche da John Turturro ai David di Donatello, da capo africano in visita al sindaco Veltroni (mi ci vollero dieci ore di trucco), da Marilyn Manson al gala della pubblicità di Mediaset, da cardinale honduregno Maradiaga a un concerto di Gigi D’Alessio, da presidente del Cio in un’intervista concessa a Mediaset Sport con accanto Moratti sul tema di doping eOlimpiadi”, ha concluso.


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