Cairo: “Non ho condiviso il nuovo protocollo. Serve una commissione tecnica stile Premier”

Il presidente del Torino a Radio Anch’io Sport: “Bisogna adottare una soluzione più ragionevole come in Inghilterra, valutando caso per caso la situazione delle diverse squadre. Stadi chiusi? Abbiamo dato il buon esempio”

“Non mi sembra che lo stadio sia portatore dell’incremento dei contagi, se è vero che il 23 dicembre in Italia i contagi erano 44 mila e sono schizzati a 220mila con gli stadi chiusi”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. La Lega Serie A ha deciso di riportare la capienza a un massimo di 5mila spettatori per le prossime due giornate. “Una scelta – spiega Cairo – che abbiamo preso unanimemente perché c’è stata un po’ caldeggiata dal Governo. Abbiamo preferito assumere una decisione di responsabilità anche se con le vaccinazioni, il super green pass e le mascherine siamo abbastanza coperti. Abbiamo dato il buon esempio”.

Protocollo

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Il n.1 del club granata torna sul protocollo anti-Covid approvato qualche giorno fa dal consiglio di Lega: “Non ho condiviso il nuovo protocollo. Pensare di poter giocare con 13 giocatori non positivi tra cui un portiere e andando ad attingere dalla Primavera indipendentemente dal fatto che siano professionisti, ecco mi sembra esagerato. In Inghilterra hanno posto sì un numero minimo di giocatori ma tengono conto degli infortuni e vanno a valutare le singole situazioni, compreso il fatto che i giovani reclutati devono avere una certa esperienza. E’ una soluzione ragionevole che va a beneficio dello spettacolo e del merito sportivo. Vedere partite che finiscono tanto a poco non è una bella cosa. Il protocollo può essere cambiato. Mi dispiace per Bologna e Udinese. Anche noi come Torino giocheremo oggi perché siamo un po’ forzati, non ci siamo molto allenati la settimana scorsa, però la Lega ha fatto il massimo possibile concedendoci un giorno in più”. Cairo aggiunge un elemento di proposta in più, sempre guardando al modello inglese. “In Premier dal 26 dicembre al 3 gennaio, in una situazione di crescita dei contagi, non hanno giocato 8 partite su 30 procedendo con ragionevolezza. Tutto è gestito da una commissione tecnica. Sarebbe utile averla anche da noi. Un organo che prenda le decisioni in materia di Covid, non il consiglio di Lega ma una commissione fatta da tecnici senza rappresentanti di club. Oggi con i vaccini tutto è più controllabile. Dobbiamo avere un atteggiamento prudente ma diverso. Il calcio, così come il Paese, deve andare avanti e procedere”.

Fifa e mercato

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Cairo dice no alla proposta del Mondiale biennale della Fifa: “Già si gioca troppo. Avere un Mondiale ogni due anni sarebbe eccessivo”. E sul futuro di Belotti al Torino dice: “Ne abbiamo parlato talmente tanto, le cose sono chiare. Noi non possiamo fare più di quello che abbiamo fatto che è tantissimo, se poi il giocatore ha altre idee…”. Infine, una battuta su Djokovic: “Non mi sento di giudicare al cento per cento, anche se a un certo livello sarebbe giusto dare l’esempio facendo il vaccino”.

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