Cairo: “In tanti ronzano intorno a Bremer. Belotti, proviamo a trovare una soluzione”

Il presidente granata a Radio Deejay: “Andrea ragazzo per bene, sarei stupito se non volesse restare”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

14 maggio – Verona

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, tende nuovamente la mano ad Andrea Belotti: “Vediamo se riusciamo a trovare una soluzione, vediamo cosa succede. Belotti è a scadenza di contratto, Vagnati sta parlando con lui e con il suo procuratore, anche Juric è intervenuto un pochino – racconta Urbano Cairo -: ho detto che di questo argomento non ne voglio più parlare, in modo tale che poi magari, chissà, che non succeda qualcosa di buono…”. L’intervento del presidente Urbano Cairo alla trasmissione radiofonica Deejay Football Club di Radio Deejay comincia dal futuro del Gallo, poi si parla tanto di mercato, delle prossime strategie del Toro e dell’ottimo primo campionato ormai gli sgoccioli con Juric in panchina. “Belotti è un ragazzo per bene – aggiunge il numero uno granata -, sarei stupito se dopo sette anni al Toro da capitano, con i suoi 100 gol in Serie A, non avesse la voglia di restare. Poi il fatto che non siamo ancora arrivati a un accordo…”.

Bremer e il mix giusto

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Il Toro sta per entrare in un mercato con tanti calciatori protagonisti di una buonissima annata. “Molti dei nostri giocatori sono molto apprezzati – continua Cairo -. E ci sono molte squadre che stanno ronzando intorno a Bremer in particolare, e anche agli altri. Noi siamo reduci da annate complicate anche dal punto di vista economico, per cui dobbiamo un pochino sistemare le cose però dobbiamo mantenere la forza della squadra, possibilmente poi rafforzandola con innesti di qualità”. Le prossime strategie di mercato saranno orientato a creare una squadra che sia equilibrata tra giovani e uomini più esperti. “Dobbiamo creare un giusto mix tra i giovani e i più esperti – sottolinea – che ci consenta di continuare in un cammino iniziato quest’anno e che ci ha dato dei buoni frutti”.

Il bilancio

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Nel pomeriggio i granata giocano a Verona la penultima partita del campionato, “adesso vediamo i 50 punti, incrociamo le dita…”, dice Cairo. Che poi traccia un bilancio di questo campionato che è piaciuto molto a lui come ai tifosi. “In campionato si è visto un bel Toro che è piaciuto: abbiamo visto un Toro che ha un anima, con un atteggiamento che piace ai tifosi e che piace anche a me: con un bel pressing alto e aggressivo, con una bella attitudine a rubare palla. Sono le caratteristiche tipiche di un Toro che ha cazzimma, come dicono a Napoli. E’ stata una buona stagione e dobbiamo continuare”.

Chiellini e Lukic

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Quando dallo studio chiedono di Giorgio Chiellini come dirigente del Toro, il presidente Urbano Cairo pone di slancio uno stop netto: “Chiellini come dirigente non lo prenderei. Non perché non è una persona in gamba, non voglio denigrare nessuno, ma perché non c’entra niente con il Toro”. Tra i gioielli del Toro esplosi in questa stagione c’è sicuramente Sasa Lukic. “Lukic lo abbiamo preso molto giovane, aveva appena vent’anni – ricorda Cairo -. Mihajlovic all’epoca lo apprezzava molto, poi ha avuto una crescita graduale, ma quest’anno con Juric è esploso: forse perché ha trovato un posizionamento giusto, una preparazione e uno stimolo che lo ha fatto rendere. Juric lo ha anche motivato nel modo giusto, probabilmente perché il tipo di gioco di Juric è molto adatto a lui: Lukic è un tuttocampista, e quest’anno ha fatto cose importanti”.

Decreto Crescita

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Le ultime considerazioni sono sul Decreto Crescita del Governo. “In questo decreto ci vedo molta demagogia – conclude il presidente Cairo -: non è questo il tipo di misura che può favorire o sfavorire il calcio italiano. Secondo me, devi partire molto prima. Questo decreto ha il solo effetto di favorire le squadre più importanti, che comprano giocatori che costano molto di più. Si perde di equità in questo tipo di manovra, non si avvantaggiano di certo i giovani”.

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