Cagliari, Mazzarri licenziato e non esonerato: insulti a squadra e presidente

CAGLIARI – Walter Mazzarri sarebbe stato licenziato e non esonerato dalla panchina del Cagliari. È la clamorosa indiscrezione riportata da “L’Unione Sarda”, che ha svelato un retroscena sull’allontanamento del tecnico toscano dalla panchina rossoblù. La formula sarebbe quella della sospensione, provvedimento che precede il licenziamento, e il motivo alla base della decisione sarebbero i rapporti tesi e i pesanti insulti rivolti dall’ormai ex allenatore alla squadra (“Spogliatoio di vermi”) e nei confronti del presidente Tommaso Giulini. Nel comunicato ufficiale, la società rossoblù ha scritto “sollevato dall’incarico” come formula per decretare la separazione dei percorsi. Nessun ringraziamento per Mazzarri. 

Mazzarri, la formula scelta dal Cagliari

La differenza tra licenziamento e esonero per Mazzarri è sostanziale: nel primo caso infatti il tecnico non avrebbe diritto al restante stipendio da 1,2 milioni fino al termine del contratto (30 giugno 2024). In caso di licenziamento non sarebbe prevista per lui neanche la penale per l’esonero (circa 2 milioni). Si prospetta dunque una battaglia legale tra le due parti. A Cagliari c’è già stato un precedente: nel 2012 il presidente Massimo Cellino scelse di licenziare e non esonerare Davide Ballardini. E in quel caso si finì in tribunale.

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