Cagliari, Di Francesco: “Noi disattenti… K.o. che non uccide, ma aiuta a crescere”

Il Cagliari cede alla maggiore qualità dell’Inter ma resta in gara per buoni tre quarti di partita. Nerazzurri evidentemente con più peso specifico in ogni reparto e alla distanza l’ago della bilancia. Padroni di casa che nel primo tempo hanno giocato una gara attenta e cinica sfruttando l’episodio a loro favore e tesaurizzandolo. Unico neo, un finale in cui la squadra si è disunita e il rimpianto di un pareggio sfuggito nel finale.  Di Francesco analizza ai microfoni di DAZN la gara.

EPISODI – Gara decisa dal carattere dell’Inter  ma anche dalle prodezze di Cragno. Il portiere ha tenuto a galla il Cagliari poi capace di trovare il gol del vantaggio. Poi i padroni di casa hanno sprecato l’occasione del gol del raddoppio e quello di possibile pareggio. E due gol su palle inattive. “Sono convinto che i ragazzi abbiano dato tutto. Si è abbassata un po’ l’attenzione su calcio da fermo. La squadra ha giocato una buina partita con buona personalità anche se abbiamo sofferto la loro ampiezza. I numeri contano sino a un certo punto poi vengono fuori le qualità individuali e l’Inter ha segnato tre gol nell’ultimo quarto d’ora. I percorsi di crescita passa anche attraverso queste esperienze. Nel primo tempo siamo stati bravi e fortunati ma siamo venuto fuori con personalità e palleggio dalle pressioni. Poi però i campioni fanno la differenza”.

FINALE – Resta un pizzico d’amarezza per come si è conclusa la gara. “A inizio partita mi sembrava che l’Inter fosse più brillante, poi siamo cresciuti nel pressing e nella qualità di scelta dei tempi. Soffriamo troppo sui calci da fermo, ci stiamo lavorando molto ma evidentemente dobbiamo lavorare su questo aspetto. Dispiace per il terzo gol, ma mi ha fatto arrabbiare che con Cragno in avanti siamo andati in dieci a saltare in area. Non è stato comunque questo episodio che ci ha fatto perdere la partita. E comunque qualunque cosa non uccide, aiuta a crescere”.

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