Cagliari, Capozucca: “Fernandez? Era tutto a posto, stavamo firmando. Poi è arrivato Cosentino… “

Stefano Capozucca, direttore sportivo del Cagliari

Redazione

01-09-2016 10:40


La ciliegina levata all’ultimo da una torta già ricca. Il Cagliari aveva in pugno Matías Fernandez, talentuoso centrocampista cileno che agli esordi in molti paragonarono a Maradona.  Ultime quattro stagioni disputate a corrente alternata nella Fiorentina per “El Pelusa”, che si era detto entusiasta del “progetto” Cagliari. Difficile placcare l’ira del direttore sportivo rossoblù Stefano Capozucca:

“Sono arrabbiato e lo è anche il presidente Giulini” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “Non ci si comporta così. La Fiorentina è stata leale, con noi ha trovato un accordo e si è comportata nel modo giusto. L’intesa con Fernandez era stata trovata da due giorni, aveva sposato il nostro progetto ed era felice. Poi gli è arrivata la chiamata di Montella che lo ha allenato alla Fiorentina e che con lui ha un rapporto speciale. Ci sta che un allenatore chiami un suo ex giocatore e lo convinca. Sono anni che lavoro nel calcio e so che, negli ultimi giorni di mercato, situazioni del genere possono accadere”.

Capozucca individua un solo responsabile di questa “beffa” di mercato: “Il problema è chi ha condotto la trattativa per il Milan, Pablo Cosentino, che è stato squalificato dalla Figc: così non va bene. Noi eravamo nella stanza a mettere a posto le ultime cose. Anzi, era tutto a posto. Stavamo firmando e si è inserito lui. Così non va bene, non si può prendere in giro un presidente. Specialmente uno corretto come Giulini. L’accordo era un prestito con diritto di riscatto a una cifra bassa: era un affare, eravamo contenti. Poi è arrivato il Milan, anzi Cosentino. Adesso sono molto arrabbiato, mi fermo qui, è meglio”.


Precedente US OPEN 2016 / Diretta Fognini-Ferrer, Giannessi-Wawrinka: info live streaming video, orario. Il quadro degli italiani (Tennis, oggi 1 settembre) Successivo Roma, manca il botto finale Ma che rivoluzione in difesa