Un uomo solo al comando. Anzi, un ragazzo. Perché Jamie Bynoe-Gittens ha solo 19 anni, anche se con la personalità che mette in campo li nasconde molto bene. Lo sa il Milan, la cui fascia destra è stata devastata dalle accelerazioni del classe 2004 del Borussia Dortmund, la mossa a sorpresa (ma non troppo) di Edin Terzic. Vista la vittoria per 1-3, ha pagato. Eccome.
Un rigore procurato, un gol, infiniti mal di testa causati ai difensori rossoneri che hanno dovuto affrontarlo sulla corsia mancina. Un tempo e mezzo in cui il prato di San Siro è sembrato il suo personale parco giochi, di fronte agli ottantamila ammutoliti di fronte alle iniziative del più giovane in campo. Ma non se n’è accorto nessuno.
La stessa vibrazione che trasmetteva Jude Bellingham, pure in un ruolo diverso, pure con un percorso diverso. Vibrazioni da talento puro, da Golden Boy.
Bynoe-Gittens, la scuola al City e il Borussia
Chiunque lo abbia visto almeno una volta, ha potuto percepire che Jamie Bynoe-Gittens ha qualcosa di speciale. Non è un caso che il Dortmund ce l’abbia messa tutta per soffiarlo al Manchester City nel 2020, proprio come accadde con Jadon Sancho, diventato oggetto misterioso allo United dopo aver brillato in Germania.
Al suo arrivo al Borussia, il nativo di Londra ha dovuto fare i conti con la sospensione del campionato Under 19 a causa del Covid e, in seguito, anche di un grave infortunio alla caviglia. Ha lavorato con la prima squadra aspettando la sua chance, arrivata il 16 aprile 2022, giorno dell’esordio assoluto contro il Wolfsburg.
Un’ascesa continua
Dopo due anni difficili, nel terzo Bynoe-Gittens ha messo la freccia: dopo aver vinto l’Europeo Under 19 in estate, ha iniziato segnando il suo primo gol da professionista all’esordio stagionale contro il Friburgo, lanciando la rimonta da 1-0 a 1-3 da subentrato. Sul più bello, un problema alla spalla accusato contro l’Hoffenheim lo ha nuovamente costretto a fermarsi per altri quattro mesi, prima di una ricaduta nel finale di stagione.
Nonostante la folta concorrenza di Adeyemi, Malen, Brandt e Reyna, Terzic gli ha dato fiducia entrando dalla panchina in attesa che trovasse la condizione migliore. Sabato ha determinato la rimonta da 0-2 a 4-2 contro il Gladbach con gol e assist, è stato confermato sfruttando anche la condizione non ottimale di Adeyemi e Brandt: scelta più che indovinata.
In campo prima della notte di San Siro ci è stato relativamente poco, poco più di 1100 minuti spalmati su 31 presenze, con 4 gol. Numeri non da super talento, ma i fatti hanno sempre detto altro. Perché non è mai stato in dubbio “se” Bynoe-Gittens avrebbe vissuto un serata del genere, ma solo il “quando”. Ha scelto Milan, il 28 novembre 2023, per mostrare sul palcoscenico i suoi scatti, la sua capacità di puntare l’uomo, ma anche di vedere la porta. Determinare. Insomma, a Dortmund l’hanno fatto di nuovo.