Brozovic-Kessie: scambio riaperto tra Inter e Barça. Umtiti e Alonso per il restyling della difesa

Ausilio in missione in Catalogna: il croato piace a Xavi. I due mancini rappresentano occasioni a prezzi contenuti

Non è la prima volta, a Oporto un mese fa la scena era simile: Piero Ausilio e Mateu Alemany uno di fronte all’altro, il d.s. dell’Inter e il capo dell’area sportiva del Barcellona riuniti per discutere di mercato. Giovedì il nuovo incontro, non certo l’ultimo: Ausilio stavolta è volato a Barcellona con volo da Linate ed è stato paparazzato negli uffici blaugrana. Al tavolo con il collega spagnolo il piatto fumante, lo scambio tra centrocampisti: Marcelo Brozovic di là e Franck Kessie di qua, è tutt’altro che tramontato, anzi resiste tra le difficoltà. Pesano le volontà dei giocatori, sedotti dal cambio di maglia, ma anche il desiderio di una ricca reciproca plusvalenza. Senza sottovalutare le chiacchiere sugli interessanti esuberi difensivi in vetrina in Catalogna: il mancino di Samuel Umtiti, ma pure quello di Marcos Alonso, sarebbero ben visti alla Pinetina. Meno quello di Jordi Alba, fuori dai radar nerazzurri e con stipendio fuori portata.

L’INTRECCIO

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Stavolta assieme ad Alemany c’era il d.s. Jordi Cruijff, mentre Ausilio era accompagnato da Edoardo Crnjar, agente attivissimo in casa Inter e con buoni uffici al Barça. Bizzaria del destino, è pure il rappresentante di Roberto De Zerbi: l’italiano sarebbe un candidato forte alla panchina in caso di separazione da Inzaghi, ma il tecnico del Brighton (al momento) non ha particolare voglia di lasciare la Premier. In ogni caso, questa casualità conferma quanto complesso sia il quadro: l’Inter non può programmare con certezza il futuro prossimo, ogni scelta dipenderà da chi sarà alla guida e da quale competizione si giocherà in Europa. Lo scambio Brozovic-Kessie, con una valutazione reciproca intorno ai 30 milioni e stipendi simili da 6,5 circa, viaggia comunque su un binario a sé: la trattativa era di moda a gennaio e si inizia a riaccendere in vista dell’estate. Dopo settimane in cui la sintonia con l’Inter sembrava perduta, Brozovic si è ripreso la scena in un sussulto d’orgoglio: col Benfica era lui, energico e razionale, e non un controfigura annoiata. Quel giocatore, regista ad altezza Barça, piace parecchio a Xavi: lo vedrebbe bene per riempire la casella che eventualmente lascerà Kessie. Rispetto a qualche mese fa l’ivoriano ha acquisito un po’ più di fiducia, ma non abbastanza da renderlo pienamente soddisfatto. È vero che su questa Liga c’è anche il suo timbro con un gol nel Clasico, ma le gerarchie sono chiare: è chiuso in forma varia dai titolari, partendo dall’eterno Sergio Busquets fino ai due baby terribili Pedri e Gavie all’olandese De Jong. A volte, davanti a lui nelle rotazioni, pure Sergi Roberto. Proprio il rinnovo di Busquets è strettamente connesso al futuro del “presidente” Franck: Sergio scade a giugno e sta rinegoziando la ricchissima paga (circa 17 milioni) al ribasso. L’accordo è probabile e, in caso di sì, l’ivoriano avrebbe davanti ancora un rivale inamovibile per lo stesso ruolo. Il club è costretto a dare una sforbiciata pure al salario di Sergi Roberto, in scadenza 2024: anche in questo caso, una (probabile) permanenza del canterano potrebbe essere una spintarella per Kessie verso Milano. E un arrivo a 0 di Gundogan ridurrebbe ancora di più il perimetro.

RESTYLING IN DIFESA

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L’Inter sarà chiamata d’estate pure a un grosso restyling della difesa, lì dove regna l’incertezza: saluterà D’Ambrosio, De Vrij è in scadenza (e ancora senza rinnovo), Acerbi è da riscattare e Bastoni potrebbe trasformarsi in un problematico nuovo caso Skriniar. Per questo, Alemany e Ausilio hanno parlato anche di difensori: nessun margine per l’inamovibile Andreas Christensen, dubbi nerazzurri sul francese Clément Lenglet, mentre Marcos Alonso sì che è un vecchio pallino. Tra l’altro può giocare sia a 3 che in a 4 e tornerebbe buono per ogni eventuale tecnico. È al momento pure lui una riserva, il terzo dei centrali di Xavi che aspetta Iñigo Martínez, in arrivo a zero dall’Athletic Bilbao. Il contratto del 32enne ex viola scade nel 2024 e l’operazione non sarebbe poi troppo onerosa. In alternativa l’altro obiettivo è strappare un prestito per Umtiti, ricostituitosi fisicamente in Salento. Ancora gode dal Barça di uno stipendio di 4 milioni l’anno che aveva precedentemente spalmato fino al 2026: ormai ha un ginocchio “stabile” e, in generale, è pronto per riaffacciarsi ad alti livello. Dopo Lecce, tornerà in Catalogna, ma non gli dispiacerebbe restare in Italia.

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