Il 15enne attaccante alla sua prima a San Siro è già un beniamino. E risponde ai tifosi col pugno chiuso
25 novembre 2023 (modifica alle 23:33) – MILANO
Sguardo impassibile, viso concentrato, apparentemente imperturbabile. Ma chissà cosa dev’essere passato per la testa di Francesco Camarda quando ha sentito la curva Sud chiamare il suo nome. Un coro vero, scandendo nome e cognome. Due volte nello spazio di un minuto. Sì, tutto per lui, proprio per lui. A 15 anni. A San Siro. La sua prima volta a San Siro da tesserato inserito in distinta di gara. Ci sono giocatori che ci impiegano mesi – e a volte non ci riescono proprio – a sedurre la curva. Francesco è stato subito accolto come il beniamino, vuoi per l’età che ispira senso paterno, vuoi perché in questo Milan che in attacco stenta Camarda è una ventata di aria freschissima.
E quando al minuto 83′ il ragazzino ha sostituito Jovic, non si sono potuti contare gli applausi. Del resto l’occasione era molto speciale: Camarda è diventato il più giovane esordiente di sempre in Serie A a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni.
Quell’urlo
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Bastava sentire le parole di Tomori nel prepartita: “Quello che ho visto è un po’ pazzesco, ha 15 anni. A 15 anni io non ero così. Si muove bene in area. Se entra in campo tutta la squadra certamente lo aiuterà. Sono contento per lui”. “Francesco Camarda”, ha urlato la Sud. Lui ci ha messo qualche secondo per capire, per elaborare che sì, stava succedendo davvero. E poi ha risposto. La prima volta ha salutato, la seconda ha stretto il pugno, come si fa dopo un gol.
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