Brescia da solo in vetta. Colpo Alessandria con la Spal, Crotone nel baratro

Una doppietta di Bertagnoli decide il posticipo serale tra Brocchi e Inzaghi. Pareggio Ternana-Cittadella, l’Ascoli passa sul campo del Pordenone. Ok il Perugia

Matteo Nava @NavMatteo

20 novembre – Milano

Nulla di fatto nel big match di Frosinone, con il Lecce che strappa un punticino in esterna. Continua a faticare il Pordenone, sempre ultimo e senza successi: cede di misura all’Ascoli, che scavalca al sesto posto un Cittadella sprecone a Terni. È però il giorno del ritorno in campo di Giuseppe Rossi, anche se la sua Spal si fa rimontare due volte dall’Alessandria, vincente per 2-3 a Ferrara. Il Perugia batte il Crotone con un gol per tempo, nel posticipo serale tra Vicenza e Brescia a spuntarla è Inzaghi che torna primo da solo in classifica.

L.R Vicenza-Brescia 2-3

—  

Parte forte la sfida tra i due amici Brocchi e Inzaghi, compagni nel Milan e oggi avversari in panchina. Al 18’, a sorpresa, sono i padroni di casa a portarsi avanti con un gran gol di Proia, al termine di una ripartenza perfetta condotta da Dalmonte. Dopo poco, però, Palacio trova il pari: clamoroso errore di Padella, Bajc ne approfitta involandosi verso la porta servendo all’argentino un pallone solo da spingere in porta. 1-1. In chiusura di primo tempo il Brescia trova anche il vantaggio, protagonista ancora Bajc: imbucata per Bertagnoli che ringrazia e ribalta. Nella ripresa sono i biancorossi a rientrare con maggiore cattiveria agonistica, colpendo tre legni nel giro di 20’. Al 74’ Diaw spreca la grande occasione: calcio di rigore per il Vicenza, Joronen è bravo a distendersi e a mettere in corner. Gol sbagliato, gol subìto: il Brescia approfitta della trazione offensiva biancorossa, riparte e conquista il doppio vantaggio ancora con Bertagnoli, che sigla la doppietta e il momentaneo 1-3. Inutile il bel gol su punizione a 5’ dalla fine di Giacomelli (con la complicità di Joronen). Inzaghi primo da solo.

Perugia-Crotone 2-0

—  

Nella seconda sfida in terra umbra di questa 13esima giornata di Serie B, i calabresi provano ad affidarsi alle ripartenze per minacciare i padroni di casa, ma al 36’ una sanguinosa palla persa da Salvatore Molina costa lo svantaggio rossoblù in una partita equilibrata: Simone Santoro serve Manuel De Luca, bravissimo a proteggere palla spalle alla porta e a trovare Francesco Lisi per l’1-0 del Perugia. Il gol non varia in realtà di molto il canovaccio della partita, perché le occasioni rimangono poche da ambo le parti e non arriva una vera reazione del Crotone. Stesso discorso per la ripresa, con la punizione alta di Salvatore Burrai dopo una ventina di minuti come evento da segnare col cerchietto rosso nel secondo tempo. Il guizzo del kappaò del Perugia arriva infine all’86’, con Jacopo Segre che fugge sulla destra e Ryder Matos che anticipa di testa in tuffo Simone Canestrelli sul cross: il Crotone, terzultimo, fa i conti con il quinto match consecutivo senza successi.

Frosinone-Lecce 0-0

—  

La sfida ad alta quota del Benito Stirpe vive il primo sussulto dopo circa un quarto d’ora, quando i pugliesi colpiscono la traversa a termine di un’azione convulsa: Antonio Barreca spinge sulla sinistra e trova Mario Gargiulo piuttosto libero in area, ma il suo mezzo pallonetto rimbalza sul legno orizzontale. Pare assurdo, ma il big match tra Frosinone e Lecce spegne le emozioni in anticipo già dopo il quarto d’ora, lasciando il campo a tatticismi e un pizzico di nervosismo: nessuno vuole perdere e nessuno perde, con una sola buona occasione da segnalare di Pablo Rodriguez nel recupero. Una sola sconfitta a testa in questo campionato per le due contendenti: i pugliesi sono imbattuti da fine agosto.

Pordenone-Ascoli 0-1

—  

A Lignano Pineta i padroni di casa vanno alla ricerca del primo successo in campionato con già il terzo allenatore della stagione, ma la partita con i bianconeri è contratta e le prime emozioni arrivano soltanto dalla mezz’ora in poi. Intorno al 38’, in particolare, il Pordenone si salva due volte, in sequenza: Samuele Perisan risponde bene in tuffo su Federico Dionisi, poi Atanas Iliev devia di tacco sul palo un tiro di Tommaso D’Orazio. Il gol dell’Ascoli è maturo: calcio d’angolo al 41’ di Fabio Maistro e incornata vincente di Alessandro Salvi. La seconda frazione di gioco nasce più compassata ma sale di tono con il passare dei minuti e lo 0-1 rischia di mutare a una decina di minuti dal termine: prima Michael Folorunsho impegna Nicola Leali con un velenoso tiro-cross, poco dopo Sofiane Bidaoui salta tutti ma calcia a lato. Vince l’Ascoli.

Spal-Alessandria 2-3

—  

Sì, è vero, è il giorno della prima convocazione di Giuseppe Rossi tra i ferraresi. L’ex Fiorentina è però in panchina inizialmente e la magia al 21’ la firma Marco Mancosu che, in posizione defilata in area, finge la conclusione di destro lasciando scivolare via il marcatore e poi insacca di mancino sotto l’incrocio. Le gioie biancazzurre durano però un centinaio di secondi, perché un lancio lunghissimo di Matteo Di Gennaro trova Riccardo Chiarello solo soletto: tocco sotto a scavalcare Andrea Seculin e pareggio in tasca. Tremendo uno-due, ma le emozioni non si fermano. Federico Melchiorri al 28’ apparecchia infatti la tavola a Lorenzo Dickmann, già assistman del primo gol, che per l’occasione arriva in percussione, buca la difesa e ristabilisce il vantaggio ferrarese. Anche in questo caso la Spal non ha però pace, perché Simone Corazza è il più lesto su una respinta corta di Seculin – tiro di Mattia Mustacchio – e al 35’ torna al gol dopo 8 partite con un tap-in. Per l’Alessandria è davvero il momento dell’euforia, perché tre minuti più tardi riesce a sbloccarsi anche Andrea Arrighini, al primo gol in questa Serie B dopo un bell’assist dalla destra di un ispirato Mustacchio. La ripresa è comprensibilmente più soft, almeno fino allo storico ritorno in campo di Giuseppe Rossi al 69’: la sua presenza pare dare una scossa ai ragazzi di Pep Clotet e, pochi minuti dopo, Raffaele Celia stampa un bel diagonale sul palo dalla distanza ed Elia Capradossi manca la porta sulla ribattuta. Espulso nel finale Federico Viviani per proteste, trionfa l’Alessandria.

Ternana-Cittadella

—  

La prima metà di primo tempo è piuttosto caotica per i rossoverdi, che pasticciano in un paio di occasioni e finiscono sotto al 23’: al limite dell’area Mirko Antonucci tocca il pallone ad Alessio Vita, che controlla di petto e insacca con una bella girata mancina. Con la ripresa non cambiano però le difficoltà della Ternana e il Cittadella flirta a ripetizione con il raddoppio. Un po’ per l’imprecisione dei veneti, un po’ per le parate di Antony Iannarilli, gli umbri riescono a restare a galla. Questa resistenza non è vana, perché al 69’ viene premiata la tenacia ternana e punita la mancanza di concretezza degli ospiti: il cross dalla destra di Marino Defendi è preciso e il colpo di testa in arretramento di Anthony Partipilo è difficile quanto efficace: 1-1. La situazione così si ribalta ed Elhan Kastrati è obbligato a superarsi sempre sul numero 21 per evitare il beffardo ribaltone.

Precedente Genoa, Sheva: "Voglio che la squadra abbia lo stesso spirito dei nostri tifosi" Successivo Diretta Rally Monza 2021/ Streaming video tv: chi sarà il vincitore?