Bremer: “Io e Allegri, stessa mentalità. Sono ambizioso, voglio sempre vincere”

Il neo juventino ringrazia il Torino, sua ex squadra, e si presenta. A partire dalla maglia numero 3: “Con Giorgio parlo da due anni, è un po’ che avevo pensato di cambiare squadra ed è il mio idolo. E’ lui che mi ha dato il permesso di prendere la sua maglia”

Dal nostro inviato Marco Guidi

11 agosto – Milano

Il test con l’Atletico da dimenticare, ma da lunedì si fa sul serio. Gleison Bremer si è calato nel mondo Juventus, anche se passare dalla difesa a tre, cui era abituato al Torino, alla retroguardia a quattro utilizzata sinora da Max Allegri può essere complicato. “Tutte le grandi squadre giocano a quattro- spiega il difensore brasiliano -. Sono venuto alla Juve anche per questo e anche perché voglio conquistarmi un posto nella Seleçao. Qui poi ho brasiliani come Danilo e Alex Sandro che possono aiutarmi, al Toro era più difficile essere convocato in nazionale”.

la scelta

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Il suo è stato, sinora, l’acquisto più caro della Serie A 2022-23. “So di essere un top in Italia, ma devo dimostrare ancora tanto”, spiega. E sul perché sia venuto proprio alla Juve, quando sembrava tutto apparecchiato con l’Inter: “Ho sempre parlato con il mio agente e c’erano anche altre società in ballo, ma quando è arrivata la Juve mi sono convinto in fretta. Sono ambizioso e i bianconeri hanno la mia stessa mentalità: giocano sempre per vincere. E anche Allegri la pensa così”. L’obiettivo è dunque lo scudetto? “Quando sei alla Juve non puoi permetterti altro che vincere”. Sarà anche l’occasione per debuttare in Champions. “Quando giochi in Europa deve essere il tuo traguardo, anche se ho imparato a pensare partita dopo partita, quindi per ora testa al campionato”. La maglia numero “3” è un “regalo” dell’amico Chiellini: “Con Giorgio parlo da due anni – ammette Bremer -, perché è un po’ che avevo pensato di cambiare squadra ed è il mio idolo. Lui mi ha detto di stare tranquillo e mi ha dato il permesso di prendere quella che è sempre stata la sua maglia”. Il dialogo è poi proseguito con Bonucci: “Stiamo cercando di creare il feeling giusto allenamento dopo allenamento, il capitano mi ha accolto benissimo”.

RIVALITA’

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Sull’altra sponda di Torino, quella granata, non hanno preso benissimo il passaggio di Bremer ai rivali bianconeri. “Normale che i tifosi del Toro l’abbiano presa male. Ma io farei loro questa domanda: se aveste dei figli, cosa avreste scelto al mio posto?”. In granata, però, è cresciuto moltissimo, come uomo e calciatore. “Ringrazio il Torino e tutti i miei ex compagni. E poi Mazzarri e Juric, che mi hanno aiutato moltissimo a fare il salto di qualità”. Il resto ce lo ha messo lui: “Sono il più grande critico di me stesso – rivela il difensore brasiliano -. Rivedo tutti i miei errori al video per correggermi”. Avrà cominciato dalla brutta gara con l’Atletico? “Siamo ancora arrabbiati, ma è dal Sassuolo che conteranno i tre punti”. Come dargli torto?

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