Brasile, ora c’è la Costa d’Avorio di Kessie: è la prima sfida alle Olimpiadi

Le due nazionali non si sono mai affrontate ai Giochi. Entrambe hanno vinto la prima gara del girone, africani guidati dal centrocampista del Milan

Un sonoro 4-2. Così il Brasile ha superato la Germania nella prima sfida a Tokyo. Tripletta di Richarlison, rigore sbagliato da Cunha e rete allo scadere di Paulinho. I tedeschi hanno provato a risollevarsi senza successo con i gol di Amiri e Ache. Ora testa alla seconda sfida: domenica 25 c’è la Costa d’Avorio. Fischio d’inizio alle 10.30 italiane. Primo successo anche per la nazionale africana contro l’Arabia Saudita: 2-1 il risultato finale con autogol di Al Amri e rete del solito Franck Kessie. La firma sul tabellino per i sauditi l’ha messa Al Dawsari. Quella contro la Seleção sarà un banco di prova importante per gli uomini del c.t. Haidara. La squadra vuole sfruttare il buon momento e provare a fare punti. Ma l’avversario resta davvero insidioso.

ULTIMI RISULTATI

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Tanti gli “italiani” nella rosa della Costa d’Avorio: Singo del Torino, Kouame della Fiorentina a guidare l’attacco e il rossonero Kessie in mezzo al campo. C’è anche l’ex Atalanta Amad Diallo, ora al Manchester United. E’ la seconda partecipazione ai Giochi nella storia della nazionale africana. A Pechino 2008 superarono da secondi un difficile girone con Argentina, Australia e Serbia. Il loro percorso olimpico si fermò ai quarti di finale contro la Nigeria. Tredici anni dopo, rieccoli alle Olimpiadi. La Seleção ha trionfato nell’ultima edizione casalinga conquistando la medaglia d’oro. Adesso da favoriti proveranno il bis. Sono la nazionale da battere.

PRIMA VOLTA

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Brasile e Costa d’Avorio non si sono mai sfidate alle Olimpiadi. Domenica sarà il primo confronto tra le due nazionali. In palio punti fondamentali per decidere la classifica del gruppo D. Accedono alla fase a eliminazione diretta le migliori due di ogni gruppo e le due migliori terze. Kessie e compagni vogliono giocarsi tutte le carte. Obiettivo quarti di finale, come a Pechino. Nel 2008 il grande scoglio era l’Argentina. Finì 2-1, ma la truppa di Messi trovò il gol del vantaggio decisivo a pochi minuti dallo scadere. Gli ivoriani non hanno intenzione di mollare. Ora c’è il Brasile.

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