Brasile-Ecuador finisce 1-1, ma lo show vero è dell’arbitro Roldan

L’arbitro colombiano Wilmar Roldán è il vero protagonista della gara in cui il Brasile pareggia 1-1 con l’Ecuador ai 2.850 metri di altitudine nella trasferta di Quito per le qualificazioni mondiali. Due espulsi, due cartellini rossi prima rifilati al portiere brasiliano Alisson e poi annullati, due rigori assegnati e poi tolti padroni di casa, tante consultazioni al Var. La Seleçao aveva già messo in tasca la qualificazione in Qatar con largo anticipo e ora comanda il girone sudamericano, imbattuta con 36 punti in 14 partite (una da recuperare). L’Ecuador, invece, è terzo con 24 in 15 gare, in piena zona qualificazione. .

La partita

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Il Brasile sblocca il risultato al 5’: dopo un batti-ribatti in area Casemiro insacca dalla linea. Poi comincia lo show arbitrale. Al 14’ della ripresa il portiere ecuadoriano Domínguez viene espulso per aver allacciato Matheus Cunha poco fuori area, dopo consultazione al Var. Al 19’ è il turno di Emerson Royal, terzino destro del Brasile,: doppia ammonizione per scorrettezze. Al 25’ pure la Seleção rischia di rimanere senza il portiere: l’ex romanista Alisson alza troppo la gamba fuori area e colpisce Valencia. L’arbitro prima gli dà il cartellino rosso ma rivede l’azione al video e fa marcia indietro: lo ammonisce. Il fallo pare involontario, col Alisson che tocca prima il pallone. Il primo tempo finisce al 54’.

Pareggio

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Poi scontro tra Raphinha ed Estupiñan che Roldán giudica inizialmente fallo da rigore in favore dell’Ecuador al 9’ della ripresa. Ma poi il Var gli fa nuovamente cambiare idea. Al 29’ della ripresa i padroni di casa arrivano al pari: angolo di Plata e testa vincente di Torres: 1-1. Al 46’ l’arbitro segnala rigore di Alisson su Preciado e espelle l’estremo difensore brasiliano. L’ex romanista tocca prima il pallone. Anche stavolta, rigore ed espulsione annullati. E la gara che finisce al 56’ della ripresa.