Brasile e Spagna per l’oro: la Roja punta un successo che le manca da 29 anni

I campioni in carica difendono il titolo contro le Furie Rosse. Due i precedenti (in parità) ai Giochi

Saranno Brasile e Spagna a giocarsi la medaglia d’oro nel calcio maschile alle Olimpiadi. La nazionale verdeoro ha superato ai rigori il Messico dopo il pareggio senza reti nei tempi regolamentari. La Roja si è guadagnata il pass per la finale superando ai supplementari i padroni di casa del Giappone: decisiva la rete di Marco Asensio. Erano tra le nazionali favorite per la vittoria finale, ora si contenderanno il gradino più alto del podio. Toccherà ai sudamericani difendere il titolo olimpico conquistato a Rio 2016.

Caccia all’oro

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Terza finale ai Giochi per il Brasile dopo quella persa contro il Messico a Londra 2012 e la vittoria ottenuta all’Olimpiade casalinga. Anche le Furie Rosse si ritrovano all’ultimo atto della competizione per la terza volta nella loro storia: oro a Barcellona ’92 contro la Polonia, argento a Sidney otto anni dopo contro il Camerun. Le cinque reti di Richarlison hanno trascinato la Seleção fino in finale: è il miglior marcatore del torneo. Tre i centri di Rafa Mir, punta centrale della Spagna. Netto il percorso di entrambe a Tokyo: 4 vittorie e un pareggio per gli uomini di Jardine, 3 successi e due pari per la formazione del c.t. de la Fuente.

I precedenti

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Brasile e Spagna si sfideranno sabato 7 agosto allo stadio di Yokohama: fischio d’inizio alle 13.30 italiane. Venerdì alle 13 la sfida per il terzo posto tra Messico e Giappone. Seleção e Roja si sono già affrontate ai Giochi. L’ultimo precedente risale a 45 anni fa: Montreal ’76, sfida vinta dai sudamericani 2-1. Serve fare un salto indietro nel tempo a Messico ’68 per arrivare al primo confronto olimpico tra le due nazionali: 1-0 per la Spagna. Senza Neymar, i brasiliani si affidano all’esperienza del 38enne Dani Alves e alla forza di Anthony, centravanti dell’Ajax. Dovranno vedersela con la spregiudicatezza di Oyarzabal, Dani Olmo e Pedri. Novanta minuti, all’occorrenza supplementari e rigori, per assegnare la medaglia più prestigiosa. Un titolo che alla Spagna manca da 29 anni. Appartiene al Brasile, pronto a difenderlo fino all’ultimo. Che vinca il migliore.

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