Bove “cane malato”: la risposta su Mourinho e sul soprannome alla Roma

L’esordio in campo è già arrivato contro il Monza, ma ora Edoardo Bove si è presentato ufficialmente ai tifosi della Fiorentina nella sua conferenza stampa. Tra le tante domande dei giornalisti a cui il giovane centrocampista ha risposto, si è parlato ovviamente dell’addio alla Roma e, specialmente, del suo rapporto con Mourinho.

Bove: “Voglio crescere come giocatore”

“Per me è importante dare tutto per la maglia – spiega Bove –, così poi non hai nulla da recriminarti. Ed è quello che ho cercato di fare sempre con la maglia della Nazionale, con quella della Roma e che farò con quella della Fiorentina. Ho visto la piazza e i tifosi mi piacciono molto, sento quel tipo di calore che ci servirà tantissimo, quello che ti spinge a fare sempre meglio. Una pressione positiva che serve per crescere. Giocare senza pressioni è un po’ deleterio. Voglio crescere come persona e come giocatore”. 

Bove e il soprannome di Mourinho: “È limitante”

Bove ha poi parlato del soprannome datogli da Mourinho, ovvero quello di ‘Cane malato’: “I soprannomi li lascio a tifosi e allenatori. Gran parte delle persone non ha ancora visto le mie potenzialità e quello che sento di poter esprimere. Quel soprannome può essere un po’ limitante ma grazie a Mourinho sono migliorato molto sotto certi punti di vista, sviluppando nuove caratteristiche. Io sono consapevole dei miei mezzi e sono pronto a farlo vedere a tutti. Non vedo l’ora di avere un altro soprannome ma il mister è stato carino e lo ringrazio comunque”.


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