Botafogo, gli ultrà invadono gli uffici: interviene la polizia

Quasi trecento ultrà hanno invaso la club-house del Botafogo per contestare il presidente Nelson Mufarrej e alcuni giocatori, come Pedro Rau e Barrandeguy. Si sono registrati momenti di paura: all’interno del centro sportivo hanno sparato anche alcuni razzi, come riportato dal sito di “Globo Esporte”. E’ dovuta intervenire la polizia per riportare l’ordine.

Il Botafogo sta vivendo una fase di profonda crisi, ha vinto solo tre partite nel girone d’andata, è quattordicesimo in classifica e rischia la retrocessione. Sono lontani i tempi d’oro di Garrincha e Didi, di Nilton Santos e Jairzinho. E’ dal 1995 che non conquista il titolo nazionale: era la squadra degli attaccanti Tulio e Donizete. La protesta degli ultrà è esplosa ieri per il mancato arrivo dei rinforzi promessi e per una crisi tecnica che ha portato i dirigenti a cambiare tre allenatori in diciotto giornate: da Paulo Autuori a Bruno Lazaroni, fino a Flavio Tenius, scelto ad interim per tamponare l’emergenza. E il balletto non è ancora terminato.

Il Botafogo sta cercando il quarto tecnico di una stagione senza pace. Il favorito per la panchina è Alexandre Gallo, ex selezionatore del Brasile Under 20. Un clima di grande incertezza che ha fatto degenerare la situazione. Neppure gli arrivi, nelle ultime ore, del centrocampista José Welison (in prestito dall’Atletico Mineiro) e dell’attaccante colombiano Ivan Angulo (ex Palmeiras e Cruzeiro) hanno abbassato la pressione intorno al Botafogo, che ha deluso anche ieri sera pareggiando (2-2) in campionato contro il Cearà.

Il club di Rio era andato in vantaggio su rigore con il giapponese Honda, ex Milan. Il Cearà avava poi trovato l’1-1 con Cleber. Una partita piena di colpi di scena. Babi Matheus aveva permesso al Botafogo di portarsi sul 2-1. Ma è stato decisivo, poco dopo, l’errore dal dischetto di Victor Luis, che ha bruciato l’opportunità di chiudere il primo tempo sul 3-1. A timbrare il 2-2, nella ripresa, è stato Leandro Carvalho. E il Botafogo ha anche terminato la gara in dieci a causa dell’espulsione di Angulo, che ha rimediato due cartellini gialli durante il recupero.

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