Bonucci e Buffon su Barcellona-Juve 0-3: “È stata un’impresa”

BARCELLONA (Spagna) – La Juve batte 3-0 il Barcellona al Camp Nou e si qualifica come prima nel girone G grazie agli scontri diretti a favore. Enorme la soddisfazione nello spogliatoio bianconero dopo l’impresa in Catalogna, frutto di una gara giocata a viso aperto e con la chiara intenzione di portarla a casa. Sono i due leader dello spogliatoio, Bonucci e Buffon che, rispondendo alle domande dei giornalisti nel post-partita, hanno sottolineato la “pesantezza” di questi tre punti.

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Bonucci: “Impresa, ora pensiamo a Genova”

Leonardo Bonucci ai microfoni di Sky Sport dichiara entusiasta: Venire a Barcellona, non subire gol e farne tre come vogliamo chiamarlo, se non impresa? E’ il merito di un grande gruppo che sta crescendo. Stasera dovevamo mettere il cuore e quei valori visti nel secondo tempo nel derby per tutta la partita. Ed è stato così”. Abbiamo portato a casa un primo posto importante oltre che per la Champions anche per noi stessi, per il gruppo, per coltivare dentro di noi la consapevolezza e la stima che giocando partite così possiamo fare grandi cose – ha aggiunto – La voglia da parte nostra era tanta, è stato un grande lavoro di squadra. Quando scendi in campo con questa cattiveria e voglia di sacrificarsi e in campo ha un giocatore come Cristiano, un cecchino infallibile, eravamo sicuri di fare questo tipo di partita. Adesso recuperiamo, c’è da pensare alla partita di domenica a Genova. Anche in campionato dobbiamo ripetere partite come questa.

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Buffon:  “Vincere da sfavoriti è iniezione di fiducia”

Gigi Buffon ha mantenuto la porta inviolata, e considera questa vittoria il frutto di un percorso articolato:“Per noi è un’iniezione di fiducia. Con gli sfavori del pronostico, ribaltare lo 0-2 è clamoroso. Sono fatalista, quindi le cose non vengono per caso. In una delle mie ultime partite alla Juve, da 0-3 finì 1-3 col Real Madrid. Questa invece è finita 3-0 ed è una buona cosa il passaggio da primi. Non è una questione di stimoli, ma di percorso. Ci sono alti e bassi e prima di trovare una certa continuità devi passare da partite sottotono ad altre esaltanti. Il nostro obiettivo è trovare al più presto un’anima e un’identità ben precisa perché senz’anima non si può vincere nemmeno a biliardino”. E sulla coesione dello spogliatoio: “Quest’anno abbiamo un gruppo molto coeso, ma non è giusto fare paragoni con l’anno scorso. Io credo che ogni stagione sia un discorso a se’, quest’anno dobbiamo trovare la nostra identità, parlando. Dobbiamo superare quello step“.

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