Bonolis: “Proteste Juve? Ora sono come gli altri. Inzaghi grande lavoro. E per lo scudetto…”

Fra i tifosi dell’Inter all’Olimpico c’era anche Paolo Bonolis. Il conduttore ha raccontato la sua gioia a Fcinter1908

Marco Macca

12 maggio

Intensa, drammatica, spettacolare, estasiante. Una finale da ricordare, da imprimere con un segno indelebile sul cuore e portarla con sé per sempre. L’ottava Coppa Italia della storia dell’Inter è probabilmente anche quella più bella. Vinta in uno scenario fantastico, in uno stadio esaurito e ribollente, contro l’avversario di sempre, la Juventus, con una prova di forza concretizzatasi ai tempi supplementari. Musica per le orecchie dei tanti tifosi nerazzurri arrivati all’Olimpico per sostenere la squadra alla ricerca del secondo trofeo stagionale. Fra loro, ieri, c’era anche Paolo Bonolis. Con FCInter1908.it, il conduttore ha raccontato la sua gioia.

Allora Paolo, sarà una coppa indimenticabile?

Una Coppa bellissima, vinta contro i nostri rivali storici, vissuta sul filo dell’ansia quando loro sono passati in vantaggio e poi ripresa con orgoglio. Sono stati 120′ intensi. La doppietta di Perisic ci ha tranquillizzati. La Juventus è una squadra difficile da affrontare: è tosta, combattiva. Ma stavolta noi lo siamo stati di più. E così abbiamo portato a casa un trofeo importante. Ora, ci aspettiamo che domenica l’Atalanta faccia del suo meglio, semmai fosse… sarebbe tutto molto divertente.

A un certo punto ha temuto in una serata nera?

Ho temuto, perché il loro primo gol nasce da una deviazione, forse anche abbastanza involontaria. Il secondo, invece, è un pallone tornato sui piedi di Vlahovic dopo una grande parata di Handanovic in uscita. Mi sono detto: ‘Sta’ a vedere che gli gira tutta l’acqua per l’orto a questi’. E invece poi è andata bene.

L’Inter, a parte quei minuti iniziali del secondo tempo, ha dimostrato di essere più forte. Non capitata da più di 90 anni che vincesse 3 volte di fila contro la Juventus.

C’è una storia tra queste due società, fatta di successi e insuccessi, di trame oscure e disperamenti. E’ il derby d’Italia, e dunque è tutto più bello per la tipologia dell’avversario. Ma che l’Inter fosse più forte della Juventus quest’anno non è che ce lo dovevano dire queste tre partite.

Dalla Juventus in tanti si sono lamentati dei rigori concessi all’Inter…

Sì, sì. Ma sono circa 40 anni che noi tutti, e non solo noi dell’Inter, ci lamentiamo di ciò che succedeva in loro favore. Ora, dopo tanto, la Juventus è tornata a essere una società come tutte le altre, che viene trattata come Inter, Milan, Lazio, Perugia… E’ una squadra che scende in campo e prende ciò che le spetta e, a volte, ciò che non le spetta. A volte subisce anche ciò che non le spetta, ma questo capita a tutti. Prima non le capitava mai, ecco. Ora è alla stessa stregua di tutte le altre.

E’ la vittoria anche di Inzaghi dopo le critiche ricevute? Qualcuno ha anche sottovalutato il suo lavoro…

Non so chi l’abbia sottovalutato, ma ha fatto una stagione straordinaria sotto tutti i punti di vista. C’è stato un calo nei mesi scorsi dovuto a un calendario bizzarro e ad alcune assenze importanti, anche alla sfortuna del sorteggio di Champions League, che prima ci aveva appioppato l’Ajax e poi il Liverpool. Ma, se consideriamo che era al primo anno in una società che ha ambizioni diverse rispetto a prima e che ha dovuto subire la cessione di giocatori importanti, per me ha fatto un lavoro pazzesco. Non so chi possa dubitare del suo lavoro, semplicemente perché, invece di essere primissimi in campionato, siamo lì a giocarcelo. E’ vero che, probabilmente, questo scudetto lo abbiamo consegnato noi, ma ha fatto comunque un lavoro assolutamente gigantesco.

Che ne pensa delle parole di Perisic?

“Non so se rimarrà o se lo venderanno alla Marvel. Ha fatto un campionato eccellente e una chiusura di stagione sontuosa. Da quello che so, ha cercato un contratto importante per chiudere in gloria altrove, non lo ha trovato e ora vedremo se ci sarà margine per un prolungamento con l’Inter. Meglio che vada da un’altra parte, piuttosto che rimanere scocciato. Che devi fa’?”.

A fine partita, l’Olimpico nerazzurro le ha fatto una grande ovazione. Che effetto le fa essere così amato dai tifosi dell’Inter?

E’ un affetto reciproco. Quando si ama una squadra, nel rispetto per gli avversari, è sempre bello. Si fa squadra anche sugli spalti.

Che ne pensa delle parole di Perisic?

Capita che a fine partita si sia meno diplomatici di quel che si vorrebbe. Non so se a Perisic non hanno rinnovato il contratto quando voleva lui o se lui stava cercando un altro contratto. So solo che è un professionista eccellente, ieri sembrava un personaggio della Marvel. Tanto di cappello: se accetterà il rinnovo proposto dalla società bene, se no vorrà dire che avrà trovato soddisfazione altrove. Sono trattative che devono soddisfare entrambe le parti, altrimenti diventano contratti capestro.

Ieri lei lo ha visto dal vivo. Come ci starebbe nell’Inter Dybala?

Molto bene. E’ un giocatore che mi è sempre piaciuto moltissimo, è uno che ha quell’efficacia imprevedibile che risolve le partite. Soprattutto, se dovesse venire, è perché ha voglia di venire. E, quando uno ha voglia, rende di più.

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