Boniek: “Che barzelletta Juve-Napoli. Milik? Serve buon senso”

ROMA  – “Il Napoli non è partito e la Juventus era in campo ad aspettare l’avversario: una barzelletta…”. Lo ha dichiarato Zibì Boniek, presidente della Federcalcio polacca, ai microfoni di “Radio anch’io sport” su Rai Radio 1, tornando sul big-match di campionato non disputato a causa del divieto imposto alla Asl al Napoli, a causa della positivita’ al Covid-19 di Zielinski e Elmas, di partire per Torino. “Non si può chiudere tutto e fare un nuovo lockdown, il calcio dà lavoro a tante persone, speriamo di sconfiggere questo problema – ha aggiunto l’ex attaccante di Juventus e Roma parlando della pandemia di nuovo Coronavirus – I play-off per la Serie A? Possono essere una soluzione, così come le partite secche nelle competizioni europee possono essere un’idea valida: abbiamo già gironi stabiliti, si può fare una sola partita. Il calcio però è legato ai soldi, se si giocano meno partite, ne arrivano di meno. L’importante è che vi sia buon senso e non una ‘guerra’ tra tutti, l’Uefa sta gestendo questa situazione in maniera perfetta“.

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Caso Milik, serve buonsenso

In chiave Polonia, Boniek è preoccupato per la situazione di Milik, una sorta di ‘seperato in casa’ con il Napoli: “Spero riesca a trovare con il suo club un’uscita intelligente: è in forma, carico e vorrebbe giocare. Secondo me nella vita c’è bisogno di buon senso, litigare serve a nessuno. Spero gestisca al meglio la situazione e ricominci a giocare a gennaio, altrimenti per gli Europei è un problema… Deve anche ricordarsi che è stato fuori 18 mesi per due operazioni e il Napoli gli e’ stato vicino: tutto però è legato al denaro, altrimenti la situazione si sarebbe risolta da una vita”.

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Boniek su Pirlo allenatore

Da ex juventino, Boniek dice la sua anche sul nuovo corso affidato ad Andrea Pirlo: “Nella Juve chiunque può fare l’allenatore, la società sceglie persone che conoscono il calcio e poi le supportano. In Italia da 8-9 anni si giocano due campionati, quest’anno potrebbe essere lo stesso, vedremo. Andrea mi piace molto, è riflessivo e tranquillo, e se riesce a trasmettere l’intelligenza che ha avuto in campo ai giocatori, può fare bene anche in panchina”Infine, Boniek è ancora rammaricato per Lewandowski, che era dato come favorito per il Pallone d’Oro, la cui ultima edizione è stata annullata per il Covid-19: “Non riesco a capire perchè i francesi hanno rinunciato al Pallone d’Oro, forse perchè avrebbe vinto un polacco… I nostri amici francesi a volte fanno delle cose che nessuno capisce”.

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