Bomber in Belgio, latitante in mezza Europa: storia di un centravanti siciliano in fuga

Ricercato per associazione mafiosa e tentata estorsione, ma allo stesso tempo capitano, bomber e dirigente di una squadra belga

Il latitante teneva la fascia di capitano stretta al braccio e prima delle partite – schierato a centrocampo, saltellando per sgranchirsi i muscoli – salutava con la mano i pochi tifosi in tribuna e chissà, probabilmente dava un’occhiata furtiva, per vedere se c’era qualche faccia sospetta. Il latitante era ricercato in mezza Europa, ma con il pallone ci sapeva fare. Era capace di gol decisamente spettacolari, di cui si vantava, a fine partita, quando con i compagni si ritrovava per bere qualcosa in uno dei locali del posto in cui viveva.

Precedente Diretta Roma-Feyenoord, il prepartita: segui la giornata LIVE Successivo La semifinale fa ricca l'Inter: con 25 milioni di euro la cessione di un big non è più un obbligo