Bologna, Saputo dice “sì” al centravanti

BOLOGNA – Joey Saputo ha detto sì all’acquisto di una prima punta, ma al tempo stesso ha informato Sinisa Mihajlovic che dovranno essere fatte due cessioni eccellenti. Di conseguenza al di là dei contenuti come al solito carichi di zucchero filato messi in piazza dal presidente gli investimenti saranno figli solo dei soldi ricavati dalle cessioni. Miha, avendo ancora due anni di contratto con il Bologna, ha dovuto prenderne atto, poi è evidente che il suo domani a Bologna dipenderà dalle (eventuali) richieste che gli arriveranno: se le riterrà costruttive salirà nell’ufficio di Claudio Fenucci per affrontare il discorso, in caso contrario si farà andare bene di nuovo quello che passa il convento, e pazienza se il Bologna dovrà vivacchiare ancora una volta tra il decimo e il tredicesimo posto. Che poi in fondo almeno per il momento è l’unico obiettivo sia della proprietà che della società. Dove la variante è rappresentata dall’allenatore: se hai in panchina uno che sa moltiplicare pani e pesci e gli astri sono dalla tua parte puoi arrivare anche ottavo o nono, di contro se l’allenatore è sbagliato e ti gira anche male finisci per rischiare di dover lottare per la salvezza.

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Atalanta e Sassuolo insegnano

Uno può dire: l’Atalanta ha svoltato dopo aver fatto almeno 4 o 5 plusvalenze e con il ricavato i Percassi hanno potuto rafforzare la squadra. Bene, questo è vero, ma a ciò vanno aggiunti un paio di particolari importanti. Non dimenticando il grandissimo lavoro di Gian Piero Gasperini, va sottolineato come la società gli abbia messo a disposizione via via i giocatori con le caratteristiche da lui richieste, poi ne ha venduti alcuni, certo, ma di veramente bravi ne aveva tanti altri ancora. E su per giù lo stesso discorso può essere fatto per il Sassuolo: qualcuno lo ha lasciato partire (vedi Politano, Sensi e Demiral) ma nell’ultima estate ha rifiutato proposte milionarie per Berardi, Boga e Locatelli.  No, non è cambiato con il tempo il nome del primo obiettivo per rafforzare l’attacco, era e continua a essere Marko Arnautovic.

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