Bologna, Palacio highlander: via dopo 4 anni e 132 presenze

BOLOGNA – L’highlander con la treccina al vento non giocherà più qui. Rodrigo Palacio non è più un giocatore del Bologna, ha salutato tutti, video-abbraccio al popolo rossoblù, lacrime. E così il club perde anche l’ultima punta, quello che «quando gioca lui il Bologna fa sempre tanti gol perché apre gli spazi», ebbe a dire una volta Sinisa Mihajlovic. Tutti aggrappati a Don Rodrigo, ora che non c’è più cosa succederà? Il mercato sarà decisivo. Fermo ai box c’è sempre Federico Santander, unico centravanti di ruolo, che tuttavia non sembra rientrare più nei piani della società, né di altri.

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Un bel problema

L’addio di Palacio è un bel problema. Che se non altro apre all’idea di un mercato più che mai necessario, decisivo, soprattutto in chiave bomber. Di quattro stagioni sotto le due torri, non è stata questa la più prolifica: 5 gol in 36 partite, 6 assist, e tante rincorse faticose in difesa. La stagione più fruttuosa per l’argentino è stata quella scorsa: 7 gol. Delle 132 partite in A con il Bologna, il dato più significativo è quello delle 105 volte da titolare. Segno che il Bologna era Rodrigo-dipendente. Pochissimi infortuni, appena una manciata di squalifiche (4), poche panchine. Non sarà semplice sostituire uno così, e forse anche per questo sarebbe stato meglio convincerlo a restare un altro anno ancora.

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Importante

A maggior ragione quando l’idea è quella di far crescere i giovani. «Serve un maestro», disse ancora Mihajlovic. I tentativi sono stati fatti, ma Palacio ha preferito scegliere altre strade. Certo il problema della punta ora si fa concreto, e l’argentino non potrà più essere usato come parafulmine. Niente più toppe. Un attaccante serve. Il prossimo inverno, poi, Musa Barrow andrà a fare la Coppa d’Africa, un evento che terrà via il gambiano un mese abbondante. Palacio avrebbe fatto comodo anche in questa chiave. 

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